RISOLUZIONE ANTI-GENDER ALLA CAMERA, ARCIGAY: “L’ITALIA COME LA RUSSIA E L’UNGHERIA. ANCORA UN ATTACCO CONTRO LE PERSONE LGBTQIA+”
Bologna, 12 settembre 2024 – “Continuano gli attacchi verso le nostre vite e le nostre identità da parte di questa destra di governo”: lo dichiara Marta Rohani, responsabile Scuola nella segreteria nazionale di Arcigay. Che prosegue: “A pochi giorni dalla notizia del suicidio di un giovane omosessuale a Palermo e dall’aggressione omofoba di un uomo a Cremona, la Commissione Cultura della Camera ha descusso e approvato la risoluzione Sasso e la proposta di legge Ravetto tracciando la strada verso una legge anti-lgbti italiana simile a quelle approvate in Russia e in Ungheria, che metta al bando dalle scuole qualsiasi contenuto legato alla cosidetta “ideologia gender”. Allora lo ribadiamo – prosegue Rohani – : l’ideologia gender, per la prima volta citata in un documento ufficiale del parlamento italiano, non esiste, è un’invenzione della destra e dei movimenti ultra cattolici. Esistono invece percorsi di educazione alle differenze, alla sessualità e all’affettività, avviati in alcune scuole, e che tentano di trasmettere il rispetto delle differenze culturali, etniche, religiose, di genere, di orientamento sessuale e di abilità, come elemento fondamentale per la costruzione di una società inclusiva e democratica. Differenze che vengono valorizzate e non annullate, evitando la logica di una divisione di genere che rimane funzionale solo al sistema patriarcale e oppressivo. Il sistema scolastico riveste un ruolo cruciale in questo processo, poiché contribuisce alla formazione delle nuove generazioni e alla promozione di valori di convivenza civile e tolleranza. L’educazione alle differenze è un’iniziativa riconosciuta a livello internazionale, promossa da organismi come l’UNESCO, l’ONU, l’OMS, e non ha nulla a che fare con la promozione della cosiddetta “ideologia gender”. I passaggi parlamentari degli ultimi giorni sono l’ennesima strumentalizzazione delle nostre vite: vogliono far passare l’idea che siamo noi – anziché le guerre, la povertà, il disastro climatico – il problema e il pericolo di questo tempo. È un’azione di distrazione di massa ma non è innocua, anzi è molto pericolosa perché getta odio verso le persone lgbtqia+.”, conclude.