Lorri L. Jean
WASHINGTON – La direttrice esecutiva della National Gay and Lesbian Task Force Lorri L. Jean in un duro comunicato ha accusato ieri la Chiesa di usare i preti gay come capro espiatorio e ha definito "terrificante" l'insabbiamento degli abusi sessuali nella Chiesa nei confronti di minori. "I minori vittime di abusi – prosegue la Jean – meritano supporto immediato e appropriato, le istituzioni coinvolte devono fare passi in avanti per proteggerli da abusi futuri."
In America il clamore suscitato dai numerosi casi di abusi sessuali da parte di preti continua a crescere, e il Vaticano è stato costretto a convocare a Roma i leader della Chiesa americana.
Giovedì scorso un uomo di Saint Louis ha denunciato il Vaticano, un ex vescovo e quattro diocesi accusandoli di coprire una "rete di preti predatori" il cui riprovevole comportamento sessuale ha attraversato gli ultimi trent'anni: è già la terza denuncia per l'ex vescovo Anthony O'Connel (che è stato rettore di una scuola cattolica), la seconda che accusa la gerarchia cattolica di favoreggiamento.
Come se non bastasse, l'arcivescovo di Cincinnati Daniel Pilarczyk è stato convocato col segretario della diocesi davanti a un gran giurì che sta indagando su presunti abusi sessuali. L'arcivescovo è stato esonerato dalla testimonianza, ma non si esclude che sia richiamato a deporre nei prossimi giorni.
Dall'inizio della crisi, il Vaticano ha deciso di affrontarla scagliandosi contro i "preti omosessuali", iniziando una crociata per bandirli dalla Chiesa.
"E' mostruoso – continua Jean – il sistematico insabbiamento da parte della gerarchia cattolica come lo sono i tentativi di spostare l'attenzione dalla vera natura di questo scandalo di abuso sessuale sui minori usando come capro espiatorio l'omosessualità e i preti gay. Il problema non è l'omosessualità. Il problema è l'abuso sui minori."