Da "Il Gazzettino", edizione di Padova, pag. 5
Paolo Caratossidis e Sergio Celin, leader del movimento di destra Forza Nuova, rilanciano la loro campagna politica contro la sfilata omosessuale programmata per l’8 giugno in città. "Non indietreggeremo di un passo dalla nostra posizione – affermano entrambi – e vogliamo avvisare fin d’ora i responsabili dell’ordine pubblico, noi non ci tireremo indietro".
"Attraverso la sfilata vogliono portare in piazza una rivoluzione di costume – dice Caratossidis per cambiare le regole che da sempre hanno caratterizzato la nostra civiltà. Vogliono far passare l’omosessualità come la normalità, ma non è così. Vogliono regolarizzare le coppie di fatto, spianare la strada alle adozioni e agli altri benefici di legge. Noi ci opporremo sempre".
Per Celin, il Gay Pride, "è un insulto, uno sfregio al buoncostume", afferma. E annuncia che se ci sarà il Gay Pride, allora "ci sarà anche il Forza Nuova Pride". "Andremo – dice – anche a protestare ai loro convegni, e a tutte le altre iniziative che metteranno in piedi".
Caratossidis rincara la dose: "In città si sta costituendo una lobbies omosessuale, uno schieramento trasversale alla politica, noi non lo vogliamo".
I due esponenti forzanuovisti tirano in ballo anche l’Università. "L’Asu – dice Caratossidis – l’associazione universitaria pagata dagli studenti ha dato uno spazio all’interno della sede all’Arci Gay. Non è giusto che con i soldi di tutti si finanzino iniziative omosessuali. Se gay e lesbiche vogliono una sede devono pagarsela come tutte le altre associazioni".