Contributi ai progetti dei circoli politici

  

La mozione è stata respinta dal X Congresso Arcigay (26 favorevoli, 36 contrari, 19 astenuti).
Il congresso nazionale ha comunque riconosciuto la fondatezza delle motivazioni che hanno portato a tale proposta e in particolare la necessità di compensare per ‘impoverimento del tesseramento come fonte di finanziamento dei circoli politici, invitando quindi il Consiglio nazionale a discutere tale proposta e a prendere le decisioni necessarie per rispondere a tale bisogno che non si limiti alla fornitura di servizi e beni ai circoli politici da parte della struttura nazionale ma li aiuti anche col finanziamento diretto di progetti o di spese vive.


Negli ultimi anni, le scelte operate dal Consiglio Nazionale in ordine alle modalità di tesseramento – con ‘introduzione della tessera del circuito "UNO" elettronica e la completa informatizzazione dei circoli ricreativi seguita dal’introduzione della tessera elettronica anche per il circuito politico – hanno certamente reso ‘associazione più moderna, ricca ed efficiente, e le nostre strutture ricreative complessivamente più sicure; ‘altro canto però, come era prevedibile, tutto ciò sta impoverendo la struttura territoriale politica, avendole sottratto gran parte del tesseramento che in molti casi rappresentava il sostegno principale alle sue attività.
Si sta assistendo in questi anni ad una inesorabile e progressiva diminuzione del numero delle tessere fatte dal circuito politico. Tutto ciò era largamente prevedibile e scontato: è normale, infatti, che i soci di Arcigay abbiano statisticamente più occasioni di capitare in un circolo ricreativo anziché in uno politico e quindi si trovino nella vera e propria necessità di rinnovare la tessera scaduta più frequentemente al circolo ricreativo, con ‘impellenza di dovervi entrare per incontrare gente, passarvi la serata o il pomeriggio.
Si dice che è bene che le adesioni al circuito politico siano motivate e convinte, e quindi che il circolo deve necessariamente darsi da fare per fornire queste motivazioni ai propri associati potenziali facendo attività, offrendo servizi, rendendosi protagonista: i circoli attivi sarebbero in ques’ottica premiati. Il numero delle tessere fatte in questi anni dai circoli politici, è la conclusione di questa tesi, è un metro reale per misurare la qualità, ‘efficienza e ‘efficacia del’iniziativa politica sviluppata localmente. Non vi è niente di più sbagliato. La prima obiezione è che non si capisce per quale motivo per aderire al circuito politico sia etico avere una motivazione, mentre per aderire ad una struttura ricreativa basti pagare la quota di ammissione e avere voglia di entrare nel locale. La seconda obiezione è che Arcigay deve definitivamente decidere se vuole avere volontari impegnati a tirar su risorse per il circolo col tesseramento, attraverso un lavoro faticoso e lungo, oppure vederli impegnati a rispondere al telefono amico, a sviluppare iniziative di visibilità, a offrire servizi.
Inoltre, in tutto ciò è da tenere conto ‘oggettiva impossibilità di andare a fare tesseramento per il politico al’interno dei locali affiliati Arcigay, salvo rarissimi casi di particolare apertura del circolo ricreativo a quello politico.

Noi riteniamo che il circuito dei circoli politici territoriali sia un patrimonio inestimabile di intelligenze, professionalità, energie, idealità e voglia di fare, unico nel’associazione, tutto da migliorare, far crescere, valorizzare, premiare. In questi ultimi anni, in particolare, Arcigay è stata in gran parte questo: una rete vasta di circoli impegnati sul territorio a fare iniziative e ad offrire servizi. Certo, con una situazione a macchia di leopardo, punte di eccellenza e situazioni disastrose, pecche, errori, sottovalutazioni, ma anche con tanta voglia di impegnarsi.

La presente proposta è finalizzata a drenare risorse dalle iscrizioni del circuito commerciale da destinare alla rete del circuito politico. Siamo convinti che ciò può avvenire non con finanziamenti a pioggia come una specie di "federalismo gay" tout court e privo di progettualità, ma invece con contributi su progetti che facciano mettere in moto le intelligenze presenti nei circoli, sviluppando sinergie tra di loro, promovendo innovazione, rendendo più forti le strutture e più moderni i mezzi.

Tutto ciò premesso, il Congresso Nazionale di Arcigay delibera quanto segue:

1) ‘ costituito a bilancio e gestito su conto corrente separato un fondo denominato "Contributi ai Progetti dei Circoli Politici".

2) Al fine di costituire il fondo, la Segreteria Nazionale, entro il 31 marzo 2002, deciderà se procedere in una delle seguenti opzioni:
a. Aumento del costo della tessera di adesione al’associazione pari ad 1 euro, da destinare alla costituzione di detto fondo;
b. Aumento del costo della tessera di adesione al’associazione pari a 50 centesimi di euro aumento di 1 euro della quota di gestione del tesseramento che viene oggi richiesta al circolo per ogni tessera, importo che sarà trasferito a detto fondo;
c. Accantonamento a bilancio nel fondo sopra descritto di 1 euro per ogni tessera fatta dal 1° gennaio 2002.

3) La Segreteria Nazionale, entro il 31 aprile 2002, presenterà per la discussione e ‘approvazione al Consiglio Nazionale una bozza di regolamento per la gestione dei "Contributi ai Progetti dei Circoli politici", stabilendo i criteri per la presentazione e la valutazione dei progetti, per ‘assegnazione dei fondi e per la verifica dei risultati ottenuti. In tal senso, il Consiglio Nazionale si doterà di una Commissione apposita, la cui composizione dovrà tenere conto della rappresentanza territoriale;

4) La Segreteria Nazionale annualmente proporrà per ‘approvazione e la discussione al Consiglio Nazionale le linee-guida preferenziali dei progetti.

5) In ordine alla presentazione dei progetti, il regolamento dovrà prevedere criteri rigidi, legati al pagamento regolare delle quote sociali ed alla democraticità della struttura associativa.

6) In ordine alla valutazione dei progetti, punteggi favorevoli dovranno essere dati a quei progetti che:
a. prevedono la completa aderenza alle linee-guida indicate dal Consiglio Nazionale;
b. una sinergia tra circoli politici di diverse città e di diverse regioni, favorendo la condivisione delle energie e delle idee, sviluppando economie;
c. una sinergia con i circoli ricreativi della propria realtà territoriale.
Punteggi negativi dovranno invece essere assegnati nel caso in cui sul bilancio del circolo – che dovrà essere allegato alla domanda – vi sia una prevalenza in termini percentuali delle entrate derivanti da attività commerciali stabili o occasionali (somministrazione di bevande, gestione di locali, feste e quan’altro) o nel caso in cui negli anni precedenti si sia verificata una cattiva gestione dei contributi, verifica compiuta secondo le modalità successivamente descritte.

7) Al fine di assegnare i fondi, il Consiglio Nazionale dovrà rigidamente tener conto del numero di tesserati ad Arcigay residenti per ciascuna regione italiana. Solo al fine di aiutare circoli presenti in regioni con pochi iscritti, il 10% del fondo potrà essere gestito con criteri diversi da quanto sopra enunciato. La parte del fondo relativa a regioni in cui non sia presente un circolo politico Arcigay potrà essere accantonata per essere utilizzata in un secondo tempo a sostegno di un futuro circolo politico, ovvero potrà essere utilizzata per la promozione della nascita del medesimo.

8) A progetto concluso, una dettagliata relazione sulle attività compiute comprendenti anche un bilancio economico del progetto e documentazione che oggettivamente provi i risultati ottenuti in termini di visibilità ed efficacia, dovrà essere inviata alla Commissione del Consiglio Nazionale. La Commissione annualmente dovrà consegnare al Consiglio Nazionale una relazione riassuntiva delle attività compiute, proponendo punteggi negativi per quei circoli che abbiano gestito i fondi diversamente da quanto previsto, che non abbiano prodotto documentazione conclusiva o che abbiano consegnato della documentazione dalla quale sia evidente un cattivo utilizzo dei fondi assegnati.

9) Entro il 31 ottobre 2002, il Consiglio Nazionale dovrà decidere la prima assegnazione di fondi su progetti presentati dai circoli politici.

Alessio De Giorgi (Pisa)
Riccardo Gottardi (Pisa)
Giacomo Andrei (Siena)
Davide Buzzetti (Grosseto)


  •