Il movimento e le elezioni europee

  

La mozione è stata approvata dal X Congresso Arcigay (9 astenuti)


La risoluzione A3-0028/94 del Parlamento Europeo sulla parità dei diritti per le persone omosessuali nella comunità, l’art. 13 del Trattato di Amsterdam che norma contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale e l’art. 21 della Carta dei Diritti d’Europa che solennemente lo ribadisce indicano a tutto il movimento di liberazione sessuale italiano l’orizzonte d’azione dell’oggi.

Pertanto il Congresso Nazionale dell’Arcigay dà mandato ed incarica tutti gli organi dirigenti dell’Associazione di operare affinché alle prossime scadenze elettorali europee si giunga con una piattaforma unitaria continentale dei movimenti di liberazione sessuale contestuale ad una rappresentanza diretta dei movimenti stessi.

Il Congresso dell’Arcigay assume con nettezza che – ove non fosse possibile un accordo di pari dignità con altri soggetti della società civile, dei partiti, dei movimenti, dell’associazionismo che porti ad una piattaforma elettorale includente i nostri obiettivi e a liste in cui la nostra visibilità sia evidente e riconosciuta – sarà ineludibile e necessaria una presentazione elettorale autonoma del movimento omosessuale, lesbico, transessuale, transgender e delle libertà di differenze.

Pertanto il congresso dell’Arcigay invita tutte le realtà di movimento ad un ampio, unitario e franco confronto per dare gambe, sostanza e idee a tale prospettiva.

Giampaolo Silvestri (Nazionale)
Davide Barba (Napoli)
Vincenzo Capuano (Napoli)
Beppe Ramina (Nazionale)


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