Da "LA STAMPA" 18/5/02
Marcia gay solidarietà a Emanuela
Ci sarà anche Emanuela Tione, oggi, alla marcia di omosessuali, lesbiche e transessuali che partirà alle 11 da piazza Dante: una manifestazione indetta «contro la discriminazione sul lavoro». L´ultimo caso, secondo gli organizzatori del circolo «Maurice Glbt» di Torino, è proprio quello della Tione, 34 anni, transessuale. Aveva trovato lavoro alla casa di riposo San Giuseppe come assistente di persone affette dal morbo di Alzheimer: la cooperativa sociale che l´aveva assunta non le avrebbe rinnovato il contratto trimestrale per la sua scelta di cambiare sesso, «trasformandosi» da uomo a donna. Dopo aver percorso via Roma, via Marconi e via San Domenico Savio, il corteo si concluderà in via Aldo Moro, a due passi dalla casa di riposo. Solidarietà sarà espressa pure a Paola, 25 anni, lesbica, con cui Emanuela convive da qualche tempo a Castelnuovo: anche lei, assistente sociale, avrebbe perso il lavoro per le sue scelte personali. Il sindaco Giorgio Musso ha incontrato due giorni fa Emanuela Tione. Tiene a sottolineare: «Non conosco le ragioni che hanno determinato il mancato rinnovo del suo contratto di lavoro. Ma so per certo che il paese di Don Bosco non ha mai discriminato Emanuela: qui ha ottenuto la residenza, ha trovato una casa in affitto e un lavoro. Qui abbiamo sempre accettato tutti, senza guardare al colore della pelle o al sesso».
Da "LA STAMPA" 19/5/02
Quelle battute e un po´ di fastidio
tra i castelnovesi di fronte al corteo
I manifestanti al centro di piazza Dante, i castelnovesi addossati alle case e ai negozi a guardare e commentare sotto voce: un po´ incuriositi, un po´ infastiditi. Poche le finestre e le porte che si aprono al passaggio del corteo, numerose le mani che rinunciano a ritirare i volantini distribuiti dai movimenti. Voci maschili che vogliono restare anonime per pronunciare qualche battutaccia, ricordi nostalgici («Mussolini li avrebbe fatti correre tutti»), critiche («Da un caso personale ne hanno fatto una vicenda politica, con tutte quelle bandiere rosse»). Le donne generalmente più caute: «Aspettiamo a giudicare, che ne sappiamo noi, magari domani scopriamo che anche nostra figlia…». L´assessore Rinaldo Marzano ripete: «Il paese è sempre stato tollerante con Emanuela e Paola, i problemi li hanno avuti col datore di lavoro». Più tardi il sindaco Giorgio Musso, assente da Castelnuovo per lavoro, precisa: «Non è vero che non ho espresso solidarietà alla signora Tione: anzi, l´ho fermata io per strada». Antonio Serritella, segretario della Cgil astigiana, racconta di aver trovato un clima un po´ pesante: «Sono arrivato presto in piazza Dante, i castelnovesi mi guardavano strano, forse pensavano che fossi gay. Stessa impressione al bar: ho preso il caffè e mi veniva da ridere».