Disoccupato algerino accoltella il sindaco di Parigi

  

Da "Il Messaggero veneto"


PARIGI – Sangue sulla fantasmagorica "Notte bianca", che tra sabato e domenica ha fatto tirar mattina a più di 350 mila parigini: il popolare sindaco socialista Bertrand Delanoe è stato accoltellato da un musulmano che odia gli omosessuali in un salone dello sfavillante municipio. Non è in pericolo di vita, ma lo aspettano almeno 8 giorni in ospedale. Un perito informatico di origine algerina, Azedine Berkane, attualmente disoccupato, per la polizia "musulmano praticante", gli ha ficcato in ventre una lama di 8 centimetri. "Odio i politici e gli omosessuali", ha detto agli agenti della Brigade criminale che per tutto il giorno ‘hanno interrogato. ‘impulso di colpire Delanoe gli sarebbe venuto al’improvviso, "un atto isolato, senza premeditazione".

Il dramma verso le 2.30, nel’Hotel de Ville straboccante di gente: Delanoe, come sempre senza guardie del corpo (non le ha mai volute), attraversa uno dei tanti affollati e maestosi saloni quando Berkane gli salta addosso "in modo improvviso, brutale e disordinato" e lo pugnala. Già noto alla polizia per storie di oltraggio, violenza e droga, ‘aggressore non ha detto una parola mentre affondava la lama ed è stato prontamente immobilizzato dai collaboratori che accompagnavano il sindaco. Cinquantadue anni, gay dichiarato (il suo "coming out" è del’98), da 18 mesi sindaco di Parigi, Delanoe non ha perso conoscenza e prima del trasporto al’ospedale della Pitiè-Salpetriere ha insistito perchè la "Nuit blanche", bizzarra kermesse di eventi, performonces e visite organizzate a spese del Comune in ognuno dei 20 quartieri della capitale, andasse avanti come previsto fino alle 8 del mattino. Alla Pitiè-Salpietriere, dove fu ricoverata dopo il terribile incidente automobilistico la principessa Diana morente, il primo cittadino di Parigi è stato subito operato. La coltellata gli ha leso stomaco e tubo digerente.

Dopo ‘intervento, che ha bloccato ogni rischio di emorragia, i medici ‘hanno dichiarato fuori pericolo, ma gli hanno ordinato almeno 8 giorni di degenza. ‘accoltellatore risiede a Bobigny, zona difficile della periferia parigina, ed è stato a lungo interrogato nella centrale della Brigade criminelle, a Quai des Orfevres: sulle prime ha fatto scena muta. Poi, con estrema laconicità, ha accennato alla sua ostilità per politici e gay. E ha negato che il suo sia stato un gesto premeditato. Avrebbe agito di impulso, alla vista di Delanoe che si dirigeva verso il portone ‘ingresso per assicurarsi che ‘afflusso della gente (a quel punto erano già passate per ‘Hotel de Ville più di 6 mila persone) procedesse senza intoppi. Ancora nella notte il superministro degli interni, Sarkozy, iniziatore di una strategia anti-crimine di tolleranza zero che a detta del governo avrebbe già incominciato a dare i suoi frutti, ha reso visita a Delanoe. Il presidente Chirac e il primo ministro Raffarin hanno da parte loro espresso la loro solidarietà al sindaco, che dopo la sua vittoria alle municipali del marzo 2001 è diventato uno dei personaggi più rispettati e amati della sinistra. "Sono indignato davanti a un atto così insensato", ha dichiarato Chirac.

Malgrado il dramma al’Hotel de Ville, la Notte bianca di Parigi è stata un grosso successo, come si capisce dal fatto che oltre 350 mila persone hanno assistito alle tantissime "animazioni artistiche".


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