Un consorzio per favorire il ritorno dei gay

  
L' Hotel Savioli di Riccione, dove si è svolto l'ultimo congresso Arcigay

L’ Hotel Savioli di Riccione, dove si è svolto l’ultimo congresso Arcigay

RICCIONE – Un consorzio di operatori economici per sostenere i gay e le loro iniziative a Riccione. E’ la proposta che il segretario nazionale di Arcigay Aurelio Mancuso lancia alla città all’indomani dell’incontro con il sindaco Daniele Imola. L’obiettivo è quello di creare un marchio e una serie di iniziative in grado di attirare gli omosessuali in Riviera. Spingere cioè quell’etichetta gay friendly che tanto successo ha avuto in altre zone d’Italia e che fa sentire gli “omo” ben accetti. Dopo il confronto con Imola, Mancuso ha soprattutto un interrogativo a cui chiede risposta: “L’amministrazione comunale, i soggetti istituzionali ed economici vogliono davvero che i gay tornino qui?” E poi giù con una serie di puntualizzazioni: “Innanzitutto noi non chiediamo: è Riccione che chiede di essere interessante per il turismo gay. Così abbiamo voluto un incontro con il sindaco per comunicargli la nostra disponibilità a tornare. Non nascondo che la Perla resta una meta importante nell’immaginario gay”. Capitolo due: il villaggio. “Pensare che un locale gay vicino in spiaggia si possa trasformare in un ghetto – sottolinea Mancuso – è assurdo. Per me parlano i fatti. Esistono già attività simili a Roma e in Versilia: sono realtà consolidate con un sicuro valore economico. Luoghi organizzati e apertissimi come dimostrano i numeri e le manifestazioni realizzate”. Capitolo tre: le Olimpiadi. O i Giochi gay. “E’ soltanto un’idea, ed è proprio per questo che chiediamo la nascita di un Consorzio. Ma ci sono tante altre possibilità: l’importante è che esistano dei luoghi e dei servizi in cui noi possiamo riconoscerci”. L’Arcigay, comunque non ha fretta. “Non è necessario fare tutto, subito. Possiamo anche iniziare con calma, con una sorta di sperimentazione. Da parte nostra c’è la più ampia disponibilità”. Altrimenti? “Altrimenti amici come prima. Qui c’è già il Classic, esistono interessi precisi e rapporti storici. Può bastare anche così”.


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