Apprendiamo con favore la notizia della presentazione di un progetto di legge di integrazione alla legge Mancino relativa all’omosessualità da parte del senatore di Forza Italia Antonio Gentile.
Il senatore di Forza Italia Antonio Gentile
Da anni il movimento omosessuale italiano si batte per estendere ai cittadini e alle cittadine omosessuali e transessuali la medesima protezione contro discriminazioni o contro delitti motivati dal’odio nei confronti di determinati gruppi sociali, come avviene nella gran parte dei paesi europei .
Dal 1993 la legge 205 , cosiddetta “legge Mancino” o “antinaziskin”, assicura protezione contro le discriminazioni ad altre parti sociali caratterizzate da condizioni razziali, etniche, nazionali o religiose.
L’orientamento sessuale, che è un tratto costitutivo dell’identità di un individuo, e perciò implicitamente tutelato dall’art.3 della Costituzione è una delle principali cause di discriminazione ed intolleranza sociale. Tuttavia, è incomprensibilmente rimasta fuori da quella legge.
Questo ha prodotto uno spiacevole effetto collaterale: il mancato inserimento degli omosessuali fra i gruppi sociali menzionati dalla legge, infatti, rischia di tradursi in una sorta di istigazione a riversare la propria aggressività nei confronti del’unico fra i gruppi sociali oggetto di pregiudizio non garantito da una specifica tutela penale.
Le crescenti minacce ed intimidazioni provenienti da organizzazioni di estrema destra nei confronti di militanti gay stanno lì a dimostrarlo.
Siamo grati al sen. Gentile di avere scosso il centrodestra dall’assoluta inerzia legislativa su questo tema. Nella precedente legislatura, alcuni parlamentari di Forza Italia come Lucio Colletti, Marco Taradash e Vittorio Sgarbi, avevano firmato proposte di legge di riconoscimento delle coppie gay e lesbiche.
Speriamo che il gesto di Gentile possa indurre altri suoi colleghi di partito a rompere gli indugi a prendere finalmente in considerazione le continue richieste del Parlamento europeo sul pieno riconoscimento dei diritti delle persone omosessuali.
Bologna, 28 genaio 2003
Sergio Lo Giudice
Presidente nazionale Arcigay