Immaginate un dibattito alla festa del’Unità di Ivrea: quasi tutti si conoscono, ci si sente in famiglia. Si alza dal pubblico un consigliere comunale Ds, già segretario cittadino, e dice: «Sono gay, vorrei che la città fosse accogliente. Vorrei camminare con il mio compagno mano nella mano per le strade della mia città, senza incrociare sguardi inquisitori. Quelle mani, le tante come le nostre, sono comunque un problema, sia che si intreccino, sia che restino lontane. Non voglio che a Ivrea succeda più». Siamo nel settembre del 2000, subito dopo il World gay Pride che a Roma ha visto sfilare almeno mezzo milione di persone. A parlare è Andrea Benedino ed è ascoltato da tutti, persino i volontari della ristorazione, occupati a preparare grandi quantità di polenta e costine, si fermano per sentire il suo intervento. Oggi Benedino è portavoce nazionale del Coordinamento omosessuali Ds ed è presidente del consiglio comunale di Ivrea. Grazie al suo coming out e al’accoglienza della città, Ivrea ha iniziato un percorso per il rinnovamento. Ancora, è recente la notizia di un sindaco gay a Gela. Ardito accomunare Parigi e Gela, ma in entrambi i casi la carica di primo cittadino è ricoperta da un politico che non considera elemento da celare ‘essere omosessuale. Anzi. È il segno di una nuova tendenza. Cresce la presenza di rappresentanti politici omosessuali che al’interno delle istituzioni mettono in agenda, spesso nel’ambito delle politiche sociali, la lotta per la conquista dei diritti delle lesbiche e dei gay. Una tendenza con un obiettivo chiaro: svolgere u’azione di svecchiamento della società. È quanto si propongono le candidature omosex ai nastri di partenza per le amministrative del 25 maggio. Tra queste, quelle che citiamo (non dimenticando Enrico Pizza, Ds, a Udine), nascono per coniugare la passione per la gestione della cosa pubblica, non del’ulti’ora, con ‘intervento a favore delle tante realtà – in primo luogo quella degli omosessuali – che le amministrazioni hanno considerato finora di scarso o nullo rilievo.
ANDREA BENEDINO
Andrea Benedino, Arcigay Ivrea
Entra per la prima volta in consiglio comunale a Ivrea nel’97 e, ancora non dichiarato, si batte per ‘istituzione del registro delle Unioni civili. Consigliere comunale fino a oggi, con la carica di presidente del consiglio a 29 anni non compiuti, inizia da subito a impegnarsi per inserire la battaglia per i diritti civili nel’agenda politica del partito.
Nel’99 frequenta a Torino le associazioni omosessuali, militando a Ivrea nei Ds. Pone fine a questa doppia attività dopo il coming out in città, cui fanno seguito reazioni positive dei rappresentati politici a lui vicini, sindaco compreso. «La mia dichiarazione pubblica non è stata solo personale, ma tesa a far crescere la città», tende a sottolineare. Così nel marzo del 2001 battezza «Ivrea la Gaya», una rassegna di incontri e film su tematiche omosessuali che viene accolta con favore ma che, ‘anno successivo, suscita un coro di polemiche. Dovrebbe svolgersi nei locali parrocchiali di proprietà del’opera Diocesana e la cosa solleva un vespaio. Ques’anno, quel vespaio, sembra aver portato solo bene, visto che al seguitissimo dibattito su chiesa e omosessualità non mancavano i rappresentanti della Chiesa ufficiale.
Intanto nel novembre del 2002 Benedino fonda ‘Arcigay di Ivrea che prende il nome di Ottavio Mai, ‘intellettuale torinese scomparso anticipatore di numerose tematiche attuali sul’omosessualità. Intende, se rieletto consigliere comunale, promuovere corsi di educazione sessuale nelle scuole, momenti di confronto tra associazioni e città battendosi per la lotta alle discriminazioni, attività a sostegno della conquista dei diritti per le convivenze.
AGATA RUSCICA
In Sicilia è la prima candidata, nella fattispecie al consiglio provinciale di Siracusa, che parla dichiaratamente di diritti degli omosessuali in una lettera aperta agli elettori gay: «Cari, chi vi scrive è una donna omosessuale che , come voi, ha vissuto il pregiudizio, la discriminazione; una donna che, come voi, sa cosa vuol dire soffrire per una colpa mai commessa… Quando ho cominciato ad impegnarmi in questa partita per le libertà e per i diritti, di omosessualità non si poteva neppure parlare; oggi molte persone cominciano a capire che solo un paese che rispetti i diritti di tutti può essere, davvero, un paese civile». Ha un passato di intensa attività nel movimento femminista e nel’estrema sinistra; nel’83 fonda il collettivo «Le Papesse» che ricostituisce a Siracusa nel 2002; nel’96 è nominata consulente per la realtà omosessuale dal sindaco pro-tempore di Siracusa Marco Fatuzzo.
Nel’97 ottiene, insieme alla compagna Angela Barbagallo, il riconoscimento al’anagrafe della convivenza per vincolo affettivo. Nel’98, militando nei Verdi, è nella squadra assessorile alla Provincia del futuro presidente Bruno Marziano, Ds. Nel corso della campagna elettorale sarà facile bersaglio della destra che attaccherà Marziano dicendogli che ha un omosessuale tra i suoi. È assessore per le politiche sociali fino al 2000, quando, in seguito a un rimpasto, esce dalla Giunta, entra nei Ds e resta come esperta di pari opportunità e portavoce del presidente. Fa parte della direzione nazionale dei Cods. Considera la sua candidatura a consigliere provinciale una scommessa interna ai Ds e la promessa di un rinnovamento che «oggi possono portare i gay, le donne e i giovani». Ha adottato a distanza una bambina del Guatemala e progetta di sposarsi. «Ho 54 anni, aspetto il Pacs ma intanto porto i documenti al sindaco di Stoccolma che ci sposerà. Poi inizieremo u’azione legale per il riconoscimento del nostro vincolo in Italia, la stessa che fecero Sofia Loren e Carlo Ponti». Il suo sito: www.agataruscica.it.
EDOARDO DEL VECCHIO
Da dieci anni è volontario e militante nel Circolo omosessuale Mario Mieli della capitale oggi, a 32 anni, si candida al consiglio provinciale di Roma. Si definisce «uomo di partito» che ha sempre fatto politica a tutto campo e solo da poco ha iniziato ad occuparsi specificatamente delle questioni politiche legate al mondo dei gay, delle lesbiche, dei bisex e delle persone trans. Dal 1991 al 1997 è segretario della Sezione Ds «San Paolo» di Roma.
Dal 1997 al 2001 è consigliere della XI circoscrizione del Comune di Roma (attuale municipio Roma XI) ricoprendo dal 1999 la carica di vice-presidente della circoscrizione con delega alle politiche sociali e al bilancio. Da giugno 2001 è assessore del municipio Roma XI con delega alle politiche sociali, al bilancio e alle risorse umane. Da tre settimane è stato eletto portavoce del’autonomia tematica Cods di Roma.
Tre le questioni in particolare, legate alla specificità glbt, che si ripropone di affrontare se eletto consigliere provinciale: il ripristino dello sportello di consulenza per ‘orientamento sessuale (istituito da Maria Grazia Passuello assessora della Giunta Fregosi e soppresso dal presidente Moffa); ‘avvio di progetti di educazione ad una sessualità consapevole nelle scuole secondarie superiori; ‘istituzione di un fondo provinciale per progetti legati alle questioni di orientamento sessuale e identità di genere al quale potranno accedere i comuni e i municipi che presenteranno progetti in tal senso.
MAURO CIOFFARI
Ha 32 anni e si candida con Rifondazione Comunista alle provinciali di Roma. Vive nella capitale, dove si è laureato in Filosofia con una tesi su «’Educazione alla sessualità nella scuola. Il modello eterosessuale e il disagio degli adolescenti omosessuali». Da tempo è impegnato in politica, nel movimento glbt e nel’associazionismo laico. È visibile, come gay, in famiglia e tra gli amici già dal 1998. Iscritto alla Fgci dal 1986 e al Pci dal 1989 è tra i fondatori, a Roma, del Partito Democratico della Sinistra.
Nel 1998 è tra i promotori del Coordinamento omosessuali Ds di cui è stato prima portavoce di Roma e poi responsabile nazionale. ‘8 novembre 2000 ha aderito ai Giovani Comunisti e al Partito della Rifondazione Comunista.
Tra gli organizzatori del Gay Pride’999 e del World Gay Pride Roma 2000, oggi è responsabile del Gruppo GayRoma.it e webmaster del sito www.gayroma.it. Animalista convinto è iscritto alla Lega Anti Vivisezione, alla Peta-Animalisti Italiani e alla Lega Italiana Protezione Uccelli (LIPU). Il suo sito: www.maurocioffari.it. La sua attenzione, se eletto, sarà rivolta, tra le altre tematiche, alla promozione di una società laica e multiculturale che valorizzi le differenze.
RICCARDO GOTTARDI
Riccardo Gottardi, Presidente Arcigay Pisa
Si candida al consiglio comunale di Pisa. La sua è una militanza nelle associazioni anche di respiro europeo, con particolare attenzione per la ricerca e la formazione. Ha studiato in Francia e negli Stati Uniti; nel 1998 diventa vicepresidente del’Arcigay di Pisa, organizza corsi di formazione per insegnanti sulle tematiche omosex, che estenderà agli studenti. Nel 2000, durante la permanenza in Francia nel’ambito del Progetto Erasmus, è tra i fondatori del’associazione Lgbt del’Università di Parigi XI e collabora con ‘organizzazione gay e lesbica del Partito Socialista Francese.
Nel 2001 entra nel Consiglio Nazionale di Arcigay, lavora nel progetto europeo «Be Equal Be Different» ed è eletto nel direttivo di Ilga-Europe, oggi al suo secondo mandato. Nel 2002, a 24 anni, diventa presidente del circolo Arcigay di Pisa, ed entra nella Sinistra giovanile. Il 2003 lo vede riconfermato alla guida del’associazione. Tra i punti principali del suo programma: rilancio del registro delle Unioni Civili; realizzazione del’ufficio per le minoranze; rilancio turistico di Pisa: impegno finalizzato a promuovere u’immagine di città aperta alle differenze ed accogliente, con certificazione e promozione delle strutture «discrimination free».