Pregiudizio anti-gay in Rai Puglia

  

Vito Marinelli, cronista della Rai di Bari, apertamente gay e tra le figure centrali per la riuscita del recente Gay Pride nazionale svoltosi nella città, viene sfrontatamente e gratuitamente dileggiato in riferimento alla sua omosessualità, in una lettera interna scritta da un vicecaporedattore della sua stessa redazione.

“Non è … con tredici minuti di diretta con orecchino … che si può sperare di far crescere un TG” si legge tra l’altro in questa lettera, con ammiccamento allusivo — e per questo ancora più fastidioso — all’omosessualità di Marinelli.
La lettera, firmata da Beppe Capano, è stata inviata alcuni giorni fa al direttore nazionale della Testata giornalistica regionale Rai, Angela Buttiglione, ai vicedirettori, ai veritici Usigrai e a tutti i giornalisti Rai baresi, a partire dal caporedattore e dal comitato di redazione.

Nella lettera, che è un intervento sulla linea editoriale e sull’organizzazione della redazione, si ravvisano altri due passaggi che lasciano trapelare un malcelato atteggiamento razzistico e di insofferenza verso i temi legati all’omosessualità. “Prima davamo voce ai problemi dei disabili ora della diversità ci occupiamo solo se Bari ospita il Gay Pride” vi se legge ancora, tralasciando che di omosessualità raramente si era parlato nella Rai pugliese prima dell’annuncio della manifestazione del giugno scorso. E ancora “ora gli inviati li mandiamo per una settimana a Torino per scoprire che il locale Festival del cinema nulla ha a che fare né con la Puglia, né con … ecc.” riferendosi al Festival Internazionale del Cinema Gay e Lesbico che si svolge da 18 anni a Torino, di cui si era occupata la Rai pugliese perché alla vigilia del Gay Pride 2003 sarebbe stato ospitato anche da Bari.

“E’ preoccupante e, al tempo stesso, istruttivo — commenta il presidente nazionale Arcigay, Sergio Lo Giudice – constatare come anche nel mondo dell’informazione, che più di altri dovrebbe essere impermeabile al pregiudizio e sensibile al tema del rispetto della dignità di tutti, trovino spazio espressioni così sfacciatamente sprezzanti e gratuite. Ancora più preoccupante che questo riguardi una città che ha vissuto per un anno il Gay Pride e un’azienda fondamentale per il nostro paese come la Rai”.

Vito Marinelli, che ha replicato alla lettera di Capano con una propria nota inviata alla direzione di testata e agli organi sindacali dei giornalisti, e ha informato dell’accaduto anche l’Ordine dei giornalisti, lavora in Rai da 11 anni e, finora, non era mai stato costretto a difendersi da attacchi del genere, per di più provenienti da chi occupa, come Capano, una posizione gerarchicamente superiore alla sua all’interno dell’azienda.

Comunicato Stampa del Circolo Arcigay Giovanni Forti di Bari

Omofobia e pregiudizi nella sede Rai Puglia
Vito Marinelli , giornalista gay della Rai Puglia, discriminato in una lettera interna della sua redazione

‘Arcigay "G. Forti" di Bari esprime piena solidarietà a Vito Marinelli circa i fatti accaduti nella sede della Rai Puglia. Non è possibile che, al’interno di una struttura pubblica e qualificata come la Rai, possano esserci atteggiamenti razzisti nei confronti di un professionista che in una società dove è ancora diffusa ‘omofobia istituzionale, ha deciso di non nascondere la propria omosessualità.

Il BariPride2003 ha segnato un momento importante per questa città e credevamo che gli organi di informazione avessero assistito alla svolta culturale che il 7 giugno è iniziata da Bari verso tutto il meridione. Ci accorgiamo, nostro malgrado, che ancora una volta la società civile è più avanti rispetto a chi, con gli strumenti a propria disposizione, dovrebbe garantire il rispetto, la tutela e ‘integrazione delle minoranze.

Siamo in una società dove si crede che un orecchino possa ancora pregiudicare la professionalità di una persona e la qualità di un servizio. Se attraverso gli organi di informazione si vuole che passino ancora questi messaggi, riteniamo indispensabile che la sede Rai pugliese organizzi urgentemente corsi di formazione per quei giornalisti, riteniamo siano per fortuna pochissimi, che non hanno ancora elaborato che i valori di una persona non sono vincolati al loro orientamento sessuale o al loro modo di vestire.

La Segreteria Arcigay Bari, valuterà in una riunione straordinaria che si terrà venerdì 31 ottobre 2003, iniziative a sostegno di Vito Marinelli che rappresenta, per tutta la comunità LGBT (Lesbica, Gay, Bisessuale, Transessuale), ‘ennesimo caso di intolleranza che non può essere taciuto.

Michele Bellomo
Presidente Arcigay "G. Forti" Bari
Via Zara, 15
080.5542139
[email protected]


  •