E’ ufficiale. Si sono risolti tutti gli impedimenti tecnici che impedivano al corteo del Gay Pride nazionale, in programma a Grosseto il 19 giugno prossimo, di percorrere le vie del centro storico.
Piccù
Ad un mese esatto dal Gay Pride infatti, con una felice coincidenza di date, è stato deciso dalla Conferenza dei Servizi presso il Comune di Grosseto — alla quale hanno preso parte esponenti dell’Amministrazione comunale, della Questura e del Comitato “Toscana Pride 2004” — che il corteo potrà attraversare il centro storico cittadino, precisamente dal punto di ingresso di Porta Nuova, fino a Porta Corsica, lungo la direttrice di Corso Carducci.
Sarà evitata così la tanto contestata deviazione lungo viale Manetti, che avrebbe impedito ai carri allegorici di transitare per il centro cittadino.
In attesa del definitivo “via libera” della Questura, appare evidente l’alto gradimento, anche sul piano istituzionale, tra la città di Grosseto e il Gay Pride nazionale.
“E’ un fatto di grande importanza simbolica. La possibilità del passaggio del corteo nel centro cittadino rende giustizia ad una manifestazione che sarà uno dei più significativi eventi che Grosseto ricordi nella sua storia recente — dichiara a caldo Davide Buzzetti, portavoce del Comitato “Toscana Pride 2004”. Un po’ di fortuna e la ragionevolezza alla fine hanno ripagato gli sforzi fatti da tutti gli Enti coinvolti. A nostro giudizio, la città sta vivendo con molta maturità questa avventura ed è giusto che tutto si svolga nel migliore dei modi, dalla settimana del Pride presso il Bastione Garibaldi al corteo in città, alla Festa conclusiva all’Enaoli di Rispescia”.
Per ulteriori informazioni sul Gay Pride 2004: www.toscanapride.it
Leggi il programma completo del Pride che si svolgerà dal 4 al 20 giugno tra Pistoia, Firenze, Lucca e Grosseto
Si terrà sabato 22 Maggio 2004 alle ore 11.15 presso il bar Le Giubbe Rosse — piazza della Repubblica – Firenze la Conferenza Stampa regionale sul Pride nazionale 2004.
I temi all’O.d.g. saranno:
1.presentazione dell’evento inaugurale del Toscana Pride 2004 che si terrà, con l’apertura del Polispazio Queer, a Firenze il 4 giugno;
2. presentazione della guida ufficiale del Toscana Pride;
3.presentazione del concerto dell’artista nazionale che concluderà il 19 giugno a Grosseto il Toscana Pride 2004.
Interverranno:
Regina Satariano, Presidente del Comitato Toscana Pride
Davide Buzzetti, Portavoce Toscana Pride
Liana Borghi, responsabile del gruppo Lespride
Paolo Baldi, coordinatore del Florence Queer Festival
Alessio De Giorgi, Presidente di Arcigay Toscana
COMUNICATO STAMPA ARCIGAY TOSCANA
Ad un mese dal Gay Pride
Appello ai Sindaci e ai presidenti della Provincia toscani: «Portate in corteo il vostro gonfalone»
«Una proposta ai Sindaci e ai Presidenti della Provincia toscani: unitevi con noi al Pride di Grosseto, portando il vostro gonfalone, facendo aderire il consiglio comunale alla manifestazione nazionale, venendo a marciare per la libertà di una minoranza, che è libertà di tutti». Ad un mese esatto dalla manifestazione conclusiva del Toscana Pride, il 19 giugno a Grosseto, Alessio De Giorgi e Davide Buzzetti, presidente e segretario regionale di Arcigay Toscana, con questo appello a tutti i Sindaci e ai presidenti della Provincia toscani intendono sottolineare come la risposta alla tematica omosessuale costituisca «ormai uno dei confini delle nuove libertà e della laicità delle Istituzioni».
Per Arcigay la «Toscana si presenta all’appuntamento con le carte quasi in regola. Lo Statuto regionale, recentemente approvato, riconosce le nostre coppie e il divieto di discriminazione per orientamento sessuale, mentre la prima legge regionale contro le discriminazioni in Italia, aspetta di essere licenziata dal Consiglio Regionale dopo un iter infinito. Politiche di accoglienza sono state messe in campo anche da molti province e comuni tra cui Firenze, Pisa, Lucca, Viareggio e Grosseto ».
Ma il cammino è ancora difficile da percorrere per chi liberamente intende prender coscienza del proprio orientamento sessuale di fronte a sé stessi e a chi ci circonda, il cosiddetto “coming out”. «Esiste su questo — prosegue la nota di Arcigay – una responsabilità precisa di chi localmente amministra la cosa pubblica a mettere in campo atti che facilitino questo cammino di visibilità e di conquista di pari dignità che il mondo gay sta compiendo in Toscana come in tutto il mondo in cui è legale essere omosessuali». Dai registri delle unioni civili (sebbene siano in gran parte toscani i comuni che finora li hanno approvato) a iniziative culturali e sul sociale, da percorsi formativi nelle scuole a campagne di informazione, per Arcigay Toscana «mille possono essere gli strumenti che i Sindaci della nostra regione possono e devono utilizzare. In gioco c’è una questione che dovrebbe essere al centro di chiunque faccia politica: far sì che i cittadini, quanti più cittadini possibili, abbiano pari dignità e pieni diritti e siano “felici”.
Alessio De Giorgi – Presidente Regionale
Davide Buzzetti – Segretario Regionale