Un Pride nazionale unitario a Milano nel 2005. Questa la proposta congiunta che Arcilesbica e Arcigay lanciano al resto del movimento lgbt italiano, come primo atto di un nuovo patto di consultazione stretto tra le due principali organizzazioni omosessuali del paese.
![Un'immagine del Milano Pride 2002, quando il Duomo era ancora scoperto](/images/2287_47-74_0_0_200_216_80.jpg)
Un’immagine del Milano Pride 2002, quando il Duomo era ancora’scopert’
Un grande Pride a Milano, una delle capitali della comunità lgbt italiana, potrebbe essere il momento di raccolta di una grande partecipazione di piazza che mostri una presenza viva della comunità e riproporrebbe con forza la necessità di una legge che riconosca i diritti delle coppie gay e lesbiche, anche in vista della discussione parlamentare sul Pacs (Patto civile di solidarietà).
Il nuovo accordo tra Arcigay e Arcilesbica giunge ad otto anni dalla loro separazione avvenuta nel congresso del ’96. Le due associazioni intendono così rafforzare i loro legami, fra cui oggi c’è la convinzione della priorità strategica di una legge sul Pacs che ponga fine all’anomalia italiana e avvicini il paese all’Europa. L’intento è quello di coordinare gli sforzi per raggiungere questo risultato, confrontarsi insieme col resto del movimento e parlare con più forza all’opinione pubblica italiana.
Tra un mese, dal 28 al 31 ottobre, le due associazioni saranno insieme a Budapest, per la Conferenza di Ilga Europe.
Cristina Gramolini, Presidente nazionale Arcilesbica
Sergio Lo Giudice, Presidente nazionale Arcigay