Il Circolo Arcobaleno lancia la proposta di fare per un anno della città la capitale delle realtà omosessuali.
Circolo Arcigay Arcobaleno – Trieste
Nel 2008, oltre al’Expo, Trieste potrebbe ospitare anche il Gay Pride. Per ora è solamente un’idea ma il Circolo Arcobaleno Arcigay Arcilesbica di Trieste, che proprio in questi giorni festeggia il decimo anniversario della fondazione, ha intenzione di portare avanti la proposta.
Spiega infatti il presidente del Circolo Arcobaleno Marco Reglia: «Credo che fare una manifestazione di questo genere qui a Trieste sarebbe importante, soprattutto per aprire il dialogo, su questi temi, verso i Paesi del’est del’Europa, dove la realtà è molto più difficile e chiusa rispetto a noi. Il Gay Pride non è solo la parata finale. È molto di più: una serie di incontri e convegni volti a sensibilizzare le persone sui diritti e le problematiche degli omosessuali. E Trieste può essere il posto giusto: è una città laica e meno omofoba di molte altre».
In attesa di concretizzare ques’idea, il Circolo Arcobaleno ha organizzato, in occasione del suo anniversario, una lunga serie di iniziative che si protrarranno fino a gennaio e che verranno presentate al pubblico stasera alle 21 al Caffè San Marco. Tra gli appuntamenti molto importante sarà il 27 gennaio 2005, la Giornata della Memoria: «Già da due anni siamo presenti alla cerimonia alla Risiera di San Sabba – affermano i responsabili del Circolo Arcobaleno — ma ques’anno vorremmo fare qualcosa di più: chiedere che venga issata una lapide marmorea in memoria dei cosiddetti "triangoli rosa", la cui memoria è dimenticata troppo spesso».
L’associazione dei gay e delle lesbiche triestini sarà presente anche il primo dicembre, la Giornata mondiale sul’Aids: «In collaborazione con Friulaids istalleremo un banchetto informativo al Ponte della Fabra. I malati di Aids a Trieste non sono molti, ma, le ultime stime parlano di un aumento dei casi, soprattutto tra i giovani. Un dramma che non colpisce solo gli omosessuali ma riguarda tutti».