Pescara, noi lo riproporremo

  

Giovedì 16 giugno 2005 il Consiglio comunale di Pescara ha bocciato il Registro delle unioni civili o delle coppie di fatto. Con 18 voti contro 11, una destra compatta, alla quale hanno dato appoggio il Sindaco e parte della sua maggioranza, ha impedito alla Città di compiere un passo importante nella direzione della civiltà e dell’uguaglianza di tutti i Cittadini.

La destra ha sventolato il rischio della distruzione della famiglia e l’omofobia è stata la sua bandiera. La verità è che questi signori parlano di coscienza e pensano ai voti. Non è un caso che nei giorni della discussione la Curia pescarese si sia fatta sentire. Con l’arcivescovo Cuccarese in prima persona e con il Vicario don Vincenzo Amodio, il quale, come riportato dalla stampa, ha sussurrato: «Confidiamo nei consiglieri cattolici e in quei politici che si dichiarano tali in campagna elettorale e che in questa occasione hanno la possibilità di dimostrare la propria coerenza».

Per fortuna, diversi consiglieri cattolici hanno votato secondo la loro coscienza. Ringraziamo, anche con affetto, Fausto Di Nisio di Rifondazione comunista e Paola Marchegiani ed Enzo Del Vecchio della Margherita, che, proprio attingendo alla loro sensibilità di credenti, hanno appoggiato l’istituzione del Registro. Del resto, in altre realtà e a livello nazionale, la stessa Margherita si è schierata e si sta schierando per il riconoscimento civile delle coppie di fatto, anche di quelle omosessuali.

Ci dispiace che il Sindaco D’Alfonso, di cui è nota la loquacità, non abbia sentito il dovere morale e politico di prendere la parola nel dibattito, anche solo per esprimere le proprie perplessità sulla delibera. Ci dispiace davvero che il Sindaco, con il proprio no, abbia invece scelto di schierarsi con una destra medioevale e oscurantista, incapace di fare passi avanti nella direzione dei 15 Paesi europei che hanno in diverso modo riconosciuto le coppie di fatto. Al signor Sindaco consigliamo di cambiare nome alla sua fondazione: altro che Europa Prossima, l’Europa è sempre più lontana!

Jonathan ringrazia tutte le associazioni che hanno sostenuto la campagna per il Registro delle unioni civili e invita i partiti e i consiglieri che in aula l’hanno votato a riproporre la delibera. A tutti chiediamo di costruire con noi un comitato di sostegno, per raccogliere il consenso intorno a una proposta di vera civiltà che, ne siamo sicuri, è maggioritaria tra le cittadine e i cittadini.


INFO
Jonathan – Diritti in movimento
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