Dopo il Salerno Pride

  

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 27.06.05 di Felice Naddeo
Gay, ‘anatema della Curia: « Solo offese e falsità »
Le esternazioni di Cecchi Paone contro vescovo e sindaco scatenano reazioni indignate. Mancuso (Arcigay): « Non condivido ». Don Enzo Rizzo: « Altro che confronto sereno, ci calunniano senza motivo » . Mari: « Accuse ingiuste »

SALERNO — Le ingenerose esternazioni di Alessandro Cecchi Paone, « Salerno mi ha deluso, il sindaco dovrebbe vergognarsi ed il vescovo oltre ad essere oscurantista non è al’altezza del suo ruolo » , hanno fatto calare sul Salerno Gay Pride un sostanziale distacco da parte della città ed il rischio che ogni tentativo di dialogo, pur possibile, soprattutto con la chiesa ed alcune fasce sociali, possa definitivamente tramontare. Ancor più perché sia la Curia salernitana che il comune non hanno certo gradito le dichiarazioni del giornalista televisivo. Nonostante Aurelio Mancuso, Segretario nazionale del’Arcigay, ieri mattina ha definito « non condivise dal movimento le parole di Cecchi Paone » ed invece « importante lo sforzo della città di Salerno, del sindaco e del’amministrazione per ‘attenzione verso il pride » . Aumentano, però, le perplessità di quella parte di clero locale che, proprio alla vigilia della manifestazione, dalle colonne del Corriere del Mezzogiorno, aveva invitato gli omosessuali ad « avviare un confronto sereno e pregare insieme nel nome di Gesù » durante una celebrazione concordata.

Questa possibilità, però, dopo le dichiarazioni di Cecchi Paone, diventa più complicata. « Sono invettive e calunnie ingiustificate ha precisato don Enzo Rizzo, membro del’organismo direttivo della Curia e parroco di San’Agostino, protagonista del’apertura verso il mondo omosessuale per un incontro comune di preghiera e tutti i documenti ufficiali della chiesa non hanno mai offeso il mondo omosessuale. Purtroppo hanno preferito alla strada del dialogo quella delle offese e delle falsità cercando di mostrare una chiesa sprezzante ed indifferente. Mai nessun omosessuale a Salerno, e sono convinto in tutto il mondo, è stato mai cacciato da una chiesa. Anzi sono sempre stati accolti come figli di Dio ed in occasione di questo loro appuntamento avevamo offerto la disponibilità al dialogo. Inoltre sono indegne e calunniose le parole rivolte verso il nostro arcivescovo, monsignor Pierro, che non ha mai assunto una posizione contro gli omosessuali. E che da sempre persegue la sua missione di pastore delle anime e di guida della chiesa salernitana » .

Contrariati, per le parole del giornalista televisivo, anche i vertici municipali. « Assolutamente ingiusta ‘accusa alla città di Salerno che sta dando grandi segnali nei confronti dei diritti degli omosessuali ha precisato ‘assessore Franco Mari, che peraltro ha partecipato personalmente al dibattito inaugurale del Pride anzi abbiamo dato un patrocinio convinto che, ad esempio, a Milano non ‘è stato. Ed ancora abbiamo offerto gli spazi per la tre giorni omosessuale e ci sono consiglieri comunali pienamente impegnati in questa iniziativa. Speriamo, invece, che queste battaglie sociali vadano al meglio a prescindere dal’idea che può avere Cecchi Paone. Poi, se mi è consentito, e con un pizzico di ironia, sul fronte della sensibilità democratica il sindaco non poteva delegare uno meno rappresentativo di me alla manifestazione » .


Un colpo di scena durante il convegno: diciassettenne confessa: « Sono diverso »

SALERNO — Outing pubblico, ieri mattina al Gay Pride, di un diciassettenne della provincia di Salerno. Che venerdì sera aveva inviato, al sito internet della manifestazione, una poesia nella quale raccontava il suo percorso esistenziale e la difficoltà di non avere ancora rivelato la sua condizione di diverso ai genitori. Poi, sempre nella mattinata di ieri, uno degli organizzatori del’evento, Pasquale Quaranta, in occasione della giornata dedicata al’Agedo, ‘associazione che raccoglie i genitori di omosessuali, ha letto quella poesia rivelando il nome del ragazzo, Luigi, che comunque aveva firmato ‘e mail. I membri del’Agedo hanno chiesto di contattare il giovane, e mentre gli organizzatori tentavano con difficoltà di far comprendere ai componenti del’associazione di non conoscere il ragazzo, Luigi presente in sala ha sollevato la mano: « Sono io » . Le mamme presenti, tutte associate al’Agedo, hanno abbracciato il ragazzo.

Chiedendogli, poi, di raccontare la sua esperienza, confermandogli inoltre pieno sostegno in caso di difficoltà.


Da "Liberazione" del 25.06.05 di Saverio Aversa
DA SALERNO PRIDE VERSO L’EUROPA
Per tre giorni la cittadina campana sarà il luogo dei diritti e della libertà

Salerno

Salerno

“In periodi questi, di grande volgarità intellettuale e di pressappochismo politico, la partecipazione a qualsivoglia manifestazione di attestazione di diritti e libertà è d’obbligo”. Sono parole di Leo Gullotta contenute nel messaggio di adesione al Salerno Pride 2005 che ha preso il via ieri con il convegno “Un Pacs avanti per i diritti civili. Da Salerno in cammino verso l’Europa”.Tra i relatori del convegno Titti De Simone (Prc) e Mauro Bulgarelli (Verdi). Per tre giorni la città campana è il luogo dell’Orgoglio di gay, lesbiche, bisex, trans, queer, cittadini e cittadine in attesa di ampio e legittimo riconoscimento. Una risposta anche ad un recente e gravissimo episodio di omofobia: il pestaggio di una coppia di ragazzi “colpevoli” di passeggiare, mano nella mano, per le vie di Battipaglia.

Oggi alle 11 sarà proiettato il video “Nessuno uguale” introdotto da Rita De Santis dell’Agedo, l’associazione dei genitori di omosessuali. Seguirà la presentazione della nuova edizione del testo “Figli diversi”, scritto da Giovanni e Paola Dall’Orto. Nel pomeriggio si discuterà ancora di pari opportunità e di norme europee. Giornata ricca di eventi anche quella di domani che si concluderà con uno spettacolo teatrale. In esposizione durante tutta la manifestazione due mostre: “La storia dei Pride in Italia” e “Omocausto”. Presenti anche una serie di pannelli informativi sull’Aids.

Intanto anche Roma si prepara al Pride e , in coincidenza con il 28 giugno, la storica data della rivolta di Stonewall, Rifondazione e Gayroma propongono, presso la sede dell’associazione Articolo 3, un dibattito su omosessualità e nazifascismo dopo il via libera del comune alla costruzione di un monumento in ricordo dei “triangoli rosa”. Il circolo Mieli porterà in tournée la sua mostra “30 anni di movimento”, volendo parlare chiaramente di gay, lesbiche e transessuali nella realtà provinciale. La prima tappa sarà a Fiano Romano dal 28 giugno al 6 luglio con il patrocinio del comune, successivamente la mostra andrà in altri comuni della provincia.

Il 30 giugno parte la quarta edizione del Gay Village che quest’anno lascia Testaccio per il Parco di San Sebastiano a Caracalla. L’inaugurazione prevede un concerto con Paola e Chiara, Dolcenera e Paolo Meneguzzi. Fino al 31 agosto, la cittadella fondata dal Dìgayproject di Imma Battaglia ospiterà proiezioni cinematografiche, spettacoli teatrali e musicali, gay reading, discoteca, moda e fitness. Tra i protagonisti Leopoldo Mastelloni, Claudio Santamaria, Piera Degli Esposti, Pino Strabioli, Maria Amelia Monti, Paolo Villaggio, Lina Sastri, Vladimir Luxuria, Bananarama, e tanti altri. Prevista anche la distribuzione di materiale informativo e di profilattici in collaborazione con il Network Persone Sieropositive.

Il documento politico del Pride romano, stilato dal Coordinamento al quale partecipano Mario Mieli, Agedo, Arcigay, Arcilesbica, Dgp, Gayroma, Arcitrans, Gruppo Pesce ed altre realtà, è caratterizzato dalla richiesta di una legge nazionale che condanni qualsiasi forma di discriminazione per orientamento sessuale e identità di genere e che sancisca parità di diritti in tutti i campi della vita sociale. Una legge che rimuova anche tutti gli ostacoli, in particolare proprio quelli di natura legislativa, che limitano l’effettiva uguaglianza delle persone omosessuali e transessuali. Le proposte di legge al riguardo sono ben tre presentate nel 2001 dal senatore Malabarba, dai deputati De Simone e Vendola, dal senatore Cortiana ed una nel 2002 dal deputato Grillini.

Per il pomeriggio di sabato 9 luglio è previsto il momento più importante, la conclusione con il variopinto corteo per le strade della capitale.


  •