Appello per i gay indiani

  

Il 16 agosto 2005 ha avuto luogo qualcosa di speciale a Flora Fountain, Mumbai – la ex Bombay – (India). Alcune organizzazioni che si occupano dei diritti umani, dei problemi della salute e della libert’ delle persone glbt si sono riunite per manifestare la loro opposizione alla Sezione 377 del Codice Penale Indiano, una legge che continua ad interferire con le nostre vite in mille modi, diretti e indiretti.

‘incontro ‘ collegato ad una campagna nazionale per la raccolta di un milione di firme contro la Sezione 377 del CPI. Nel chiedere una modifica di questa legge ci preme sottolineare che la nostra lotta che mira ad eliminare il controllo della sessualit’, riguarda la giustizia sociale ed ‘ legata alla lotta per i diritti delle donne, contro il fondamentalismo ed a favore della nostra visione di un mondo pi’ giusto, dove chiunque abbia la libert’ di essere diverso e di continuare ad essere trattato come un eguale.

Ogni norma che genera intolleranza e ignoranza non ha posto in una societ’ orgogliosa della sua diversit’ e dei suoi ideali democratici. Fin quando la legge supporter’ ‘idea che gli omosessuali sono dei criminali, assicurer’ la continuazione delle violenze, dei ricatti, degli interventi medici immorali, della stigmatizzazione e della discriminazione, oltre ad ostacolare la prevenzione del’HIV e del’AIDS.

La Corte Suprema sta per prendere una decisione importante collegata ad un procedimento cominciato dal Naz Foundation Trust nel 2001.

Se volete dare il vostro contributo a questa lotta, potete sottoscrivere la nostra protesta contro la Sezione 377 del Codice Penale Indiano al seguente indirizzo:

www.gaybombay.org

Art. 377 del Codice Penale Indiano
"Chiunque, volontariamente, abbia un rapporto carnale contro ‘ordine della natura con un uomo, una donna o un animale, sar’ punito con [la prigione a vita] o per un periodo che pu’ arrivare a dieci anni, e dovr’ anche pagare una multa".

Questo è il link per firmare la petizione
www.gaybombay.org/app/protest377.htm


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