MADRID – Nei mesi scorsi avevano portato in piazza, per protesta, centinaia di migliaia di persone, avevano scatenato una durissima battaglia politica contro il governo Zapatero, avevano presentato un ricorso di incostituzionalità per una legge definita scandalosa e inaccettabile. Ma, alla fine, anche i popolari hanno celebrato le loro prime nozze gay. A sposarsi è stato un consigliere comunale del Pp di Ourense, in Galizia, José Araujo, che aveva dichiarato pubblicamente la propria omosessualità lo scorso anno in piena campagna elettorale per le regionali, quando il candidato del suo partito alla presidenza – poi sconfitto – era il vecchio Manuel Fraga, protagonista di frequenti sparate anti-gay. Araujo e il suo fidanzato, l´imprenditore Nino Crespo, sono stati uniti in matrimonio dal sindaco della cittadina galiziana, anche lui popolare, sotto gli occhi compiaciuti del nuovo presidente del partito in Galizia, Alberto Nunez Feijóo, da appena tre mesi succeduto nell´incarico all´ex ministro franchista.
Evidente la sua abissale lontananza dalle posizioni oscurantiste di Fraga, che era arrivato ad attribuire l´omosessualità alla «mancanza di un cromosoma». «Sono un liberale e sono a favore della libertà sessuale», ha spiegato Nunez Feijóo. «Sono qui per assistere a una cerimonia in cui un amico e compagno di partito regolarizza la sua situazione sentimentale». E anche il leader provinciale del Pp di Ourense ha dovuto ammettere che, nonostante il partito si sia opposto in passato alle nozze gay, «ora la legge è stata approvata e la rispettiamo».
Tuttavia, anche se l´inatteso, affettuoso sostegno del Partito popolare a un suo attivista gay che si sposa è stato accolto con sollievo dalle organizzazioni omosessuali, la Federazione gay e lesbiche di Spagna invita ora la direzione del Pp di Madrid a ritirare, per coerenza, il ricorso di incostituzionalità presentato contro la legge.