Il Comitato provinciale Arcigay di Catania, insieme ai Comitati promotori Arcigay di Messina, Palermo e al gruppo candidato promotore di Siracusa, considerano un fatto politico significativo, per l’affermazione del circuito Arcigay in Sicilia, la volontà espressa da tutti i circoli di operare sinergicamente in funzione di comuni obiettivi e strategie. Tale esigenza, avvertita come una priorità, ci chiama a rapportarci alle Istituzioni politiche siciliane come un interlocutore in grado di agire su tutto il territorio regionale.
L’analisi del voto, all’indomani delle recenti elezioni politiche, ci restituisce l’immagine di un Paese diviso,secondo un trend già registrato in altri contesti europei, ed un quadro politico di cui avvertiamo la fragilità soprattutto in funzione delle nostre istanze.
La fase elettorale si è conclusa con l’elezione in Parlamento di quattro autorevoli rappresentanti della comunità GLBT, che di fatto hanno raddoppiato la nostra presenza nelle Camere. Nonostante questo, tuttavia, non possiamo non esprimere profondo scontento per una campagna elettorale, che ha certo visto il tema delle coppie di fatto come centrale nel dibattito politico, ma che è stata comunque caratterizzata da grande chiusura e grande aggressività da parte del Centrodestra, e da grande timidezza ed incoerenza da parte del Centrosinistra. Il risultato non induce ad ottimismo e riduce sensibilmente gli spazi di manovra,ma non può condurci ad una assenza di iniziative che dovranno piuttosto essere riformulate secondo modelli strategici diversi ed innovativi.
Le imminenti elezioni amministrative in Sicilia ripropongono un quadro di grande contrapposizione tra i poli. La coordinazione regionale di Arcigay, come detto, esprime una volontà di organizzazione, di presenza e di unità.
Siamo consapevoli che, localmente, ogni circolo sarà chiamato a fare comunicazione politica sulla base di esigenze differenti. Riconosciamo, tuttavia, una posizione comune nell’affermazione della seguente linea politica:
Arcigay in Sicilia, nel prendere atto del quadro culturale e politico regionale, si astiene dal dare indicazioni di voto in assenza di una precisa affermazione programmatica dei nostri diritti da parte delle forze politiche in competizione. Non sosterremo mai chi non ci sostiene. Il nostro sostegno, di conseguenza, ci sarà solo in favore di quella parte che riterrà di inserire nel suo programma un impegno:
1) alla redazione e promulgazione di una legge regionale contro le discriminazioni
2)al finanziamento ad una politica di informazione prevenzione e contrasto all’HIV e a tutte le malattie infettive di origine sessuale
3) alla costituzione di registri regionali e locali delle unioni di fatto
E che, inoltre, inserisca in programma adesione e sostegno ai diritti ed alle istanze delle coppie di fatto, eterosessuali ed omosessuali, in quanto tali, esplicitando dunque che tali coppie sono titolari di diritti specifici non meramente individuali.
Questa posizione non è contrattabile, perché la dignità ed il rispetto di sé non sono mai contrattabili.
Il ricompattamento della presenza dell’Associazione sul territorio comporta e comporterà un dialogo costante con le altre associazioni, con i partiti, con tutti gli interlocutori politici e con le Istituzioni, ma non può prescindere assolutamente da un dialogo costante con la base, e dall’elaborazione di nuovi percorsi di coinvolgimento delle persone glbt nelle nostre attività. E questo comporta e comporterà una forte affermazione della nostra identità, dei nostri diritti e della nostra capacità di volerci bene.
Il Coordinatore del Gruppo candidato promotore di Siracusa, Frank Riela
Il Presidente del Comitato promotore Arcigay di Messina, Salvatore Maiorana
Il Presidente del Comitato promotore Arcigay di Palermo, Nicola D’Ippolito
Il Presidente del Comitato provinciale Arcigay di Catania, Paolo Patanè