"Sulla sfilata del Gay pride per il centro di Torino il vicesindaco Calgaro afferma ‘è evidente che siamo contrari’? Sembra di risentire le parole dell’omofobo presidente polacco, il conservatore Kaczynski, che ha definito impensabile una parità dei diritti tra gay e eterosessuali. Ma per il centro di Varsavia il Gay pride ha sfilato lo stesso. È evidente che sfileremo anche per il centro di Torino, con buona pace degli integralisti di ogni latitudine”.
Il presidente nazionale di Arcigay, Sergio Lo Giudice, interviene per la prima volta sulle vicende legate alle autorizzazioni per lo svolgimento del Gay Pride nazionale che si terrà a Torino il prossimo 17 giugno e lo fa in polemica con le dichiarazioni attribuite al vicesindaco del capoluogo piemontese, Marco Calgaro, che vorrebbe dirottare fuori dal centro la manifestazione per il riconoscimento dei diritti civili di gay, lesbiche, bisessuali e transgender.
“Proprio le posizioni intolleranti del presidente polacco — spiega Lo Giudice — sono stati alla base della risoluzione contro l’omofobia approvata il 18 gennaio scorso, con un’ampia maggioranza trasversale, dal parlamento europeo. In quella risoluzione, fra l’altro, si fa riferimento ai ‘recenti eventi preoccupanti verificatisi in vari Stati membri’ fra cui il ‘divieto di tenere marce per ‘orgoglio gay o per ‘uguaglianza’.
Il 27 maggio una delegazione di Arcigay parteciperà, insieme ad altre delegazioni europee, al Gay pride di Mosca, finora non autorizzato dal sindaco della metropoli Iuri Luzhkov, per sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica internazionale su questa violazione dei diritti civili. Siamo certi che il Comune di Torino, come la sua Università, sapranno tenersi fuori da simili situazioni imbarazzanti”.