Grazie ad A. e S.
Il 45,7% degli uomini omo-bisessuali in Italia ha una relazione di coppia. Nel 5,6% dei casi i partner sono siero-discordanti e nel 3,4% sono entrambi sieropositivi (Fonte: Modi Di).
All’interno della nostra comunità è quindi piuttosto frequente avere un compagno con lo stato sierologico HIV diverso dal proprio. Eppure queste vicende rimangono per lo più invisibili. Lettere come questa possono aiutarci a capire meglio chi siamo e cosa facciamo per la nostra salute.
Mi sono innamorato di S.. Ci siamo incontrati in chat e dopo un po’ abbiamo deciso di vederci di persona.
Poco prima dell’appuntamento, S. ha scritto che doveva dirmi qualcosa di importante. Ho così saputo che è sieropositivo. Per lui è stato molto difficile dirmelo. Mi ha poi detto di pensarci su e che avrebbe rispettato qualsiasi decisione avrei preso.
Non sapevo cosa fare. Stavo giocando alla roulette russa con la mia vita? Invece che cadere nel panico o cominciare a correre, mi sono messo d’impegno ed ho fatto un po’ di ricerche su Internet.
Ciò che sapevo dell’AIDS risaliva agli anni ’80: una malattia fatale, i titoloni sui giornali… Dopo non mi ero più informato. Mi sono quindi meravigliato quando ho letto dei progressi della medicina, che, anche se non guarisce, permette alle persone con l’HIV di vivere meglio e più a lungo rispetto a pochi anni fa. Ho anche contattato persone nella mia stessa situazione.
Io e S. abbiamo discusso molte volte di questi argomenti, in piena sincerità. Lui rispetta i miei tempi ed in questo modo riusciamo a gestire i miei imbarazzi e la mia goffaggine.
Abbiamo deciso di fare sempre sesso sicuro. Per quello orale facciamo così: quando lui lo fa a me, non usiamo il preservativo e poi mi lavo per bene; quando io lo faccio a lui, usiamo i preservativi aromatizzati. Questa scelta mi fa stare bene, visto il rischio potenziale presente nel liquido pre-seminale. E’ stato difficile abituarmi all’inizio, ma ora è tutto Ok.
Una cosa molto bella che S. mi ha proposto è stata di andare assieme a parlare col suo medico, per fare tutte le domande che volevo, esprimendo liberamente le mie emozioni. La sua proposta mi ha fatto sentire prezioso: credeva in me e desiderava farmi partecipe di una parte fondamentale della sua vita. Raccomando vivamente a tutte le coppie come noi di parlare a viso aperto di queste cose. Anche andare assieme a fare un prelievo del sangue è un’esperienza di grande valore.
Io sono sieronegativo e voglio rimanere tale. Ho capito una serie di cose in questi anni: che nulla è sicuro al 100% (neanche uscire di casa!), che i rischi possono però essere notevolmente ridotti con l’attenzione e la consapevolezza, che ognuno deve trovare un proprio equilibrio e che tutti abbiamo il diritto di avere paura e di essere disorientati.
Detto questo, il motivo per cui amo S. è semplicemente perché è S. Vogliamo un futuro in comune. La vita rimane piena di alti e bassi, ma ora viaggiamo in quinta e tutto sembra andare per il meglio.