In Italia, come nel resto del mondo, per ottenere qualcosa o solo per far sentire la propria voce, si scende in piazza e per le strade, per sensibilizzare le persone, per informare anche lo Stato che esistono problemi.
La marcia d’uguaglianza – come l’intendo io – è l’estremo della provocazione, per non rischiare di passare inosservati… Perché saranno gli omosessuali a scendere in piazza per i diritti dei disabili e questi scenderanno in piazza per i diritti degli anziani e questi ultimi contro il razzismo e gli africani contro il lavoro minorile e i minori contro la guerra e contro le mine anti-uomo…
Perché solo loro sanno cosa vuol dire essere messi da parte, essere ignorati o disprezzati.
Queste manifestazioni porteranno diversi messaggi, ma uno in particolare: “Quello che fai per gli altri, lo fai soprattutto per te”.
Gianfranco, Alessandria