Altre famiglie / Other families
identità, immagini, generi, orientamenti
a cura di Peter Weiermaier
PALAZZO CAVOUR
Regione Piemonte
Via Cavour 8, Torino
11 novembre 2006 — 7 gennaio 2007
Inaugurazione venerdì 10 novembre, ore 19
“Altre Famiglie / Other families”, sono tredici sguardi sulle diverse posizioni sociali legate alla vita gay, lesbica, transessuale e transgender, ovvero una riflessione intima sull’identità dei protagonisti, siano essi rappresentanti o rappresentati.
Figure contemporanee in scene di vita quotidiana, uomini e donne alla ricerca di una nuova autocoscienza non solo nel campo erotico-sessuale, ma soprattutto in quello delle relazioni sociali. Fotografie, inscenate o documentarie, ritratti, videoproiezoni e videoinstallazioni, che raccontano un nuovo mondo, una società differente di cui da sempre si parla per come si propone e non per come è.
“Altre Famiglie / Other families”, a cura di Peter Weiermaier, rivela ancora una volta come la fotografia sappia essere uno strumento poliedrico per rappresentare tanto l’Io quanto l’Altro, per manifestare i rapporti, per elaborare visivamente le utopie, i sogni o le finzioni.
Realtà e finzione, due temi fondamentali che percorrono l’insieme delle opere in mostra, sono svolti, a seconda degli autori, sia a partire da aspetti autobiografici in cui la vita vissuta emerge con urgenza e viva necessità, sia attraverso la messa in scena di un’immaginazione che ricerca e scopre gesti, comportamenti e situazioni possibili .
“La mostra, concepita in un’ottica internazionale, non tocca solo l’argomento del “gioco delle parti” come proiezione concettuale del desiderio in ambito transgender, ma anche una scelta, di notevole peso sul piano esistenziale, come quella del transessualismo” dichiara il curatore Peter Weiermaier.
La mostra “Altre Famiglie / Other families” rientra nel programma del Torino Pride 2006 ed è sostenuta dalla Regione Piemonte, dalla Provincia di Torino, dalla Città di Torino, dal Segretariato Sociale RAI e dall’Associazione Torino Internazionale. Una grande occasione nelle parole dei portavoce del Comitato del Pride nazionale 2006 – Christian Ballarin, Roberta Padovano ed Elio Bresso – che porta a Torino iniziative nella città sino alla fine del’anno:
“La presenza di tre artisti transgender porta nella mostra una riflessione sul genere, sul significato che la nostra società dà dell’essere uomo e dell’essere donna. Può esistere un codice diverso da quello dell’impermeabile dualismo dei generi? Dove finisce la biologia, dove inizia la società e dove inizia l’autocoscienza e l’autodeterminazione? Domande come queste sono la chiave per capire questi artisti e per capire noi stessi, per interrogarci su quanto c’è di vero in noi e quanto di costruito dalla società in cui viviamo.”