Noi gay, pericolosi per la sinistra

  

E la seconda bordata è finalmente arrivata! Me la aspettavo, anzi mi sono chiesto a lungo quando sarebbe giunta.

Piero Fassino e Anna Serafini (DS)

Piero Fassino e Anna Serafini (DS)

Così la coppia Fassino — Serafini continua a raccontarci cosa ne pensa dei Pacs e di tutti gli altri temi che dilaniano l’Unione, con uno stile davvero nuovo. Splendida la frase “L’importante è non caricare di ideologia la richiesta contenuta nel programma elettorale. E’ dannoso e antiriformista enfatizzare la battaglia omosessuale o trasformarla nella carta d’identità della legge.” Eccola qui la politica con la P maiuscola, quella che arriva, dopo che per decenni movimenti come quello gay si sono dannati per ottenere che perlomeno si discutesse di uno straccio di quadro legislativo a tutela delle coppie e delle persone, arrivano i professionisti, quelli che medieranno e avvertono: ora state calmi e ritiratevi in buon ordine. Chissà dov’era la senatrice Serafini in tutti questi anni? Da nessuna parte, perché non l’abbiamo mai vista ad un’iniziativa di sostegno delle nostre battaglie e non ce la ricordiamo ad ascoltare i drammi delle convivenze etero ed omosessuali. I gay, quindi, sono pericolosi perché, dopo aver svegliato la politica italiano dal torpore medioevale in cui è sprofondata ora hanno delle pretese anti riformiste, (leggasi estremiste) non compatibili con gli ovattati corridoi dei Palazzi Romani, al di qua e al di là del Tevere.

Ma certo la senatrice non può apparire troppo di destra e, quindi, sottolinea “E non perché le coppie omosessuali debbano restare fuori dal provvedimento, ma perché, come è bene che lo Stato riconosca dei diritti senza eccepire sui gusti e le tendenze (la coppia Serafini — Fassino proprio non ce la fa a declinare i termini orientamento sessuale) di che poi ne trae beneficiari, non cerchino una rivalsa ideologica”. Possiamo permetterci di chiedere di quale rivalsa parla la senatrice? Nemmeno la destra clericale italiana ha mai utilizzato questo argomento per opporsi al riconoscimento delle coppie di fatto. D’altronde quando le categorie politiche saltano e ci troviamo Gianfranco Fini che si rende disponibile a confrontarsi su una legge sulle convivenze, è chiaro che a sinistra si debbano mettere dei paletti, arginare la debordante ideologia omosessuale, che rischia di inondare il paese. Altro che non rinnovare la tessera ai DS, ci vorrebbero dei girotondi intorno alla coppia più potente della sinistra italiana, per ringraziarla delle confortanti uscite sui giornali.

Ancora una volta per accreditare la tesi che il movimento lgbt è estremista, si trattano i teo dem con simpatia, invitandoli alla mediazione affinché non si alimenti il pericolosissimo laicismo rabbioso delle frange settarie della sinistra. Ci piace farci cullare da tutti questi riconoscimenti politici, dalla constatazione che la nostra generosità e pazienza sono giornalmente squartate da irresponsabili dirigenti politici, che se ne fregano delle condizioni concrete delle persone e puntano tutto sul ristretto confronto tra i ceti politici dominanti. Per favore senatrice Serafini ci regali altri suoi approfondimenti; visto che Lei è la responsabile nazionale del settore infanzia ed adolescenza dei Democratici di Sinistra, ci spieghi perché certi cattivi soggetti fin da piccoli si diagnostica che diventeranno gay o lesbiche e, da qui una legge per correggerli con adeguate cure. In questo senso Le suggeriamo anche di confrontarsi con le riformiste e democratiche associazioni cattoliche impegnate sul tema, che fioriscono in ogni dove e, che sicuramente vorrà inserire nella Consulta che dirige! Grazie Signore Grazie!!!


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