Unioni affettive anche a Bari

  
Il Pride a Bari nel 2003

Il Pride a Bari nel 2003

La Giunta Municipale di Bari ha dato il via libera '8 marzo alla delibera sul riconoscimento delle unioni di fatto predisposta da Antonella Rinella, Assessore ai servizi Demografici del Comune di Bari con l`appoggio del Sindaco della città, Michele Emiliano. La delibera, che ora passerà al vaglio del Consiglio Comunale, è simile nei contenuti a quella adottata dal Comune di Padova (dove venne approvata anche con i voti dei Consiglieri Comunali della Margherita) e richiama gli Uffici Comunali alla integrale applicazione della legge anagrafica: presto – quindi – anche a Bari le coppie unite da vincoli diversi da quello matrimoniale potranno ottenere un certificato anagrafico dal quale risulti il vincolo affettivo.

In più, rispetto al testo approvato a Padova, c`è l`impegno dell`Amministrazione comunale, "fermo restando il rispetto delle disposizioni di legge vigenti in materia, ad assumere ogni utile determinazione atta a consentire a tutte le famiglie anagrafiche il godimento delle medesime opportunità e degli stessi benefici amministrativi".

Così com`è – dichiara l`avv. Enrico Fusco, Consigliere del Sindaco per le Pari Opportunità e coautore con l`assessore del testo passato in Giunta – la delibera non introduce nuovi diritti ma è la risposta laica dell`Amministrazione Barese al razzismo di certi esponenti politici, locali e nazionali.
La delibera, è un grande atto di coraggio e di coerenza del Sindaco e dell`assessore e rappresenta un importante passo verso la fine della discriminazione delle coppie di fatto, etero e gay.

Mi auguro conclude Fusco – che è anche il presidente del Comitato Promotore di Arcigay Bari – che, in Consiglio Comunale, Margherita ed Udeur di Bari si adeguino al'orientamento più liberale dei loro omologhi di Padova.


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