Monica e Daniele per il Pride

  

[…]sono gay sono gay sì sono gay no non sono gay, ma vorrei ma lo sai quanti geni ed eroi sono gay non lo sai? o non vuoi ricordare preferisci pensare che un gay sia una sorta di errore una cosa immorale o nel caso migliore un giullare, un fenomeno da baraccone e lo tollererai solo in quanto eccezione e lo tollererai solo in televisione lo chiamano gay e tu pensi ricchione[…]

Daniele Silvestri

Daniele Silvestri

Gino e l’Alfetta, il nuovo singolo di Daniele Silvestri, sarà l’inno ufficiale del RomaPride2007. Daniele Silvestri e la SonyBmg si sono resi assolutamente disponibili a concedere il brano come inno della manifestazione che il 16 giugno partirà da piazzale Ostiense per arrivare a Piazza San Giovanni con l’intento di portare nelle strade romane una ventata di aria fresca, per far respirare ai romani e a tutti colori che vedranno il colorato,pacifico gioioso e orgoglioso serpentone di persone e carri, una sana dose di PARITA’, DIGNITA’ e LAICITA’.

Daniele Silvestri ha espresso la volontà di girare un momento del videoclip del brano proprio durante il corteo per avere una testimonianza reale della manifestazione, che non può essere ricreata in studio perché l’orgoglio dei partecipanti è percepibile solo essendo lì.

Rossana Praitano, presidente del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, organizzatore del Romapride07, ringrazia Daniele Silvestri e la Sony Bmg per il bellissimo regalo che hanno fatto al Pride e a tutti i suoi partecipanti.

Rossana Praitano
Presidente Circolo di Cultura Omosessuale “Mario Mieli” e Portavoce RomaPride2007


Monica Guerritore madrina del Pride

Monica Guerritore

Monica Guerritore

E’ per me una grande festa tra uomini e donne coraggiose che fanno del rispetto della propria ’essenza’ la loro forza": Monica Guerritore parla con grande partecipazione del suo ruolo di madrina alla manifestazione del Gay Pride del 16 giugno a Roma.

"C’è – dice – un solo modo per restituire agli individui e ai legami sociali una vera dignità e un senso rinnovato ed è quello di rispettare l’intensità autentica delle affinità elettive, anime che si accompagnano al di là del corpo nel quale abitano e si proteggono. Il mio esserci – aggiunge – è il segno della stima e del rispetto per tutti coloro che hanno avuto il coraggio di rivelare se stessi e il dolore per tutti quegli uomini e donne costretti alla clandestinità, braccati da stessi e dai luoghi comuni e in alcuni casi uccisi dall’ipocrisia e nell’ipocrisia. Il mondo cambia e noi dobbiamo cambiare per loro".

www.romapride.it


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