' un fatto positivo che la grande maggioranza dello schieramento politico italiano sia concorde al che 'Italia conceda lo status di rifugiato politico al'iraniana Pegah Emambakhsh.
Il sit-in che si tiene il 27 agosto a Roma sta a significare un forte e caloroso abbraccio che il movimento lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender) italiano, con Arcigay e Arcilesbica come organizzatori della manifestazione in testa, e i partiti politici che hanno aderito (SDI, DS, Verdi, Rc, Radicali, Pdci, Sinistra Democratica) vuole mandare a questa donna perseguitata per il suo orientamento sessuale da un regime tirannico.
' apprezzabile e condivisibile la posizione del Commissario europeo Franco Frattini sul fatto che, su casi analoghi a quello di Pegah, sia 'Europa a darsi una posizione univoca. Perchè è giusto che Pegah, se vuole rimanere in Inghilterra, possa farlo. Ma se il Regno Unito adesso non gli riconosce il diritto 'asilo cosa si deve fare?
Da fonti certe sappiamo però che il governo britannico ha deciso un ulteriore rinvio alla sua partenza. Questo è un successo da ascrivere alla forte pressione internazionale che 'è stata sul suo caso e anche un risultato delle nostre azioni. Ma queste sono ora importanti e decisive per la sua vita. ' necessario perciò fermare 'aereo della morte per evitare che ella possa essere rimpatriata destinandola ad una fine sicura.
Rinnoviamo 'appello affinché 'Italia non perda ulteriormente tempo e si ufficializzi subito, per bocca del suo primo ministro Romano Prodi, la posizione di tutto il Governo.
Prodi fallo stasera. Metti nero su bianco la posizione del tuo Governo e concedi 'asilo a Pegah. Ogni ulteriore silenzio sarebbe per te imbarazzante.