Un dettaglio della'Tomba del tuffator'
Si è svolto senza incidenti lo scorso mercoledì 29 agosto presso il club “Dum Dum” di Paestum il convegno dibattito “Capaccio senza discriminazioni”. L’evento, cui hanno partecipato centinaia di cittadini, è stato organizzato dal Coordinamento Regionale Arcigay della
Campania, Città Futura, Lista Donne, Pdci, Verdi, Sinistra Democratica, dopo le dichiarazioni omofobe del sindaco di Capaccio, Pasquale Marino, raccolte da un giornale locale.
Dopo le esternazioni del primo cittadino sono comparse in diversi punti della città scritte contro i gay ad opera di gruppi neo-fascisti e diversi cittadini gay della zona hanno contattato le sedi Arcigay della Campania preoccupati per il clima omofobo che si è venuto a creare.
Al convegno sono intervenuti Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay, e Salvatore Simioli, in rappresentanza del Coordinamento regionale Arcigay della Campania. Hanno impreziosito il dibattito la senatrice Olimpia Vano, di Rifondazione Comunista, Pierangelo Cardalesi assessore alla Salute e Qualità della Vita alla Provincia di Salerno, e Luigi Di Lascio, consigliere comunale a Capaccio.
“Questo territorio vive la stridente contraddizione tra una storia antichissima di cultura ed arte, di cui un esempio sono gli affreschi della ‘Tomba del tuffatore’,- incantevole rappresentazione senza pregiudizi dell’amore omosessuale -, e l’obbrobrio della speculazione edilizia e del degrado ambientale frutto di decenni di cattiva amministrazione”, afferma Stefano Vitale, del Coordinamento Arcigay della Campania,“La miopia politica del sindaco è resa ancora più paradossale se si pensa che il territorio vive di turismo e che l’amministrazione si deve far carico di politiche di accoglienza e di inclusione”.
“La Regione Campania ha bisogno di politiche locali che mettano al centro l’uomo e i suoi bisogni, ed in cui tutte le ‘diversità sociali’ abbiano piena cittadinanza”, afferma Salvatore Simioli, presidente di Arcigay Napoli e componente del Coordinamento Arcigay della Campania, "la nostra regione ha bisogno di amministratori in grado di valorizzare il proprio territorio”. “L’intero Coordinamento Arcigay della Campania”, conclude Simioli, “attende che il sindaco Marino rettifichi le sue parole ed auspica che l’amministrazione faccia cancellare al più presto le scritte omofobe che deturpano la dignità della città. Se questo non dovesse accadere andremo con i pennelli e le cancelleremo noi e
presidieremo il territorio, che è a rischio omofobia, con iniziative pubbliche fino ad una manifestazione nazionale. Che lo voglia o no il sindaco a Capaccio i gay e le lesbiche ci sono e ci resteranno”.