Ci è giunta dal sacerdote della chiesa di San Giuseppe, parrocchia vicina al nostro comitato provinciale Leonardo Da Vinci, la notizia ufficiale secondo cui il vescovo della città Franco Agostinelli diserterà 'incontro con i nostri associati previsto per questa sera alle ore 21 presso la nostra sede in via Parini 7 a Grosseto.
Franco Agostinelli
La visita promossa dallo stesso parroco era inserita in u'ottica di ascolto che il vescovo e la curia sono soliti organizzare per incontrare e interloquire con i rappresentanti di tutte le associazioni politico, finanziarie e culturali che han sede nel territorio della parrocchia presso i rispettivi domicili. Per ordini non meglio precisati "provenienti da Roma" tale incontro non avrà luogo.
"Da parte della curia ci è stata chiesta — spiega Davide Buzzetti, presidente di Arcigay Leonardo Da Vinci — la disponibilità a salvare le apparenze e spostare 'incontro al di fuori del nostro circolo. Noi però non ci siamo resi disponibili perchè troviamo imbarazzante questo repentino ripensamento riservato esclusivamente alla nostra associazione. Anzi faremo di più. Aspetteremo Agostinelli fino al'ultimo sperando che il vescovo segua la sua coscienza e faccia ciò che ritiene più corretto. Per noi questa è una occasione sprecata".
"'annunciata visita alla nostra sede locale da parte del vescovo Franco Agostinelli era sicuramente un gesto di grande rispetto nei nostri confronti proveniente dal mondo cattolico — prosegue Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay — ' stata la diocesi di Grosseto a proporci 'incontro e il fatto che la stessa diocesi abbia ricevuto ordini vaticani perchè questa visita non avvenga non fa che aumentare il distacco fra Roma e le sue chiese locali. La cosa però non ci stupisce più di tanto. Vogliamo ringraziare comunque Agostinelli per la proposta iniziale che ci ha fatto e siamo solidali con lui per essere costretto a seguire imposizioni non del tutto in linea col suo pensiero."
"Rimaniamo comunque a disposizione — conclude Mancuso — al'apertura di un confronto con tutti quei sacerdoti e quei pastori, in linea col pensiero di Agostinelli, che parta dal riconoscimento della dignità delle persone e dei vissuti ed idee che esse esprimono".
"'annullamento della visita pastorale del Vescovo di Grosseto nella locale sede di Arcigay mette in chiara luce il vero problema di cui è ammalato il sistema ecclesiastico in Italia – commenta dispiaciuto il Presidente Regionale di Arcigay Bert 'Arragon – Esiste una chiesa di base, che segue la storica missione cristiana di vicinanza ai fedeli e al di la dei giudizi. Ma esiste anche una gerarchia cattolica che antepone alla missione pastorale le questioni ideologiche, politiche e di potere. Il conflitto tra potere religioso e amore cristiano è oggi attuale come duemila anni fa. Ringrazio il vescovo di Grosseto per il gesto e attribuisco tutte le responsabilità per il troncato dialogo a chi porta avanti solo sterili dogmi e chiusure".
Aurelio Mancuso, Davide Buzzetti e tutte le socie e i soci grossetani di Arcigay attenderanno fiduciosi 'arrivo del vescovo come previsto alle ore 21.
Grosseto ore 19.48: la risposta definitiva del vescovo
Il vescovo di Grosseto, Franco Agostinelli, ha spiegato la decisione di rinunciare alla visita programmata per questa sera nella sede del'Arcigay di Grosseto: una visita storica, visto che per la prima volta un vescovo avrebbe varcato la porta di quella associazione.
"Si ' creato – ha affermato il vescovo – un clima mediatico intorno alla mia visita che va aldilà di quello
che pu' essere il significato della mia missione, vale a dire ascoltare la gente, incontrare ed accogliere, e non di sdoganare nessuno. Ne è nata una messa in scena mediatica, che ha creato grande clamore".
"Il mio gesto – ha proseguito il vescovo – doveva essere inteso nel senso del'accoglienza, e non
della strumentalizzazione o del riconoscimento di Arcigay. Nella mia figura di vescovo, non giudico nessuno, ma non posso essere 'accordo con le ostentazioni".