"Arcigay si appresta a vivere il 1° dicembre, giornata mondiale contro l'AIDS, con formidabile sforzo organizzativo – afferma Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay – da Aosta a Ragusa, da Vicenza a Cosenza. Con i suoi 43 Comitati provinciali, Arcigay coinvolgerà tutte le più grandi città d'Italia segnalando ovunque con decisione la richiesta di imprimere una svolta nella battaglia contro l'HIV/AIDS".
"E' un momento importante – sottolinea Paolo Patané responsabile salute di Arcigay – dopo venti anni di silenzio e di totale indifferenza della politica. Questo Governo ha finalmente promosso una Campagna d'informazione che ci avvicina agli standard europei e fa riferimento in modo chiaro e deciso al preservativo come unico sistema reale di prevenzione. Però ora è necessario avere coraggio e coerenza. Chiediamo un 1° dicembre che duri tutto l'anno, e che impegni le Istituzioni in una comunicazione costante ed esplicita, sulle malattie a trasmissione sessuale".
"La battaglia – prosegue Patané – si combatte su prevenzione ed accesso al test. Per questo denunciamo che le disposizioni di legge che garantiscono il test come gratuito, anonimo e volontario sono disattese e non applicate in molte parti d'Italia. Il Ministero intervenga perché siano eliminate deroghe, eccezioni e violazioni dei diritti dei cittadini che determinano inaccettabili disparità ed una pericolosissima riduzione degli accessi al test".
"Ci aspettiamo – conclude Mancuso – che la prevenzione non sia solo teorizzata ma resa possibile attraverso l'abbattimento degli alti costi dei preservativi ed il finanziamento di progetti mirati al loro acquisto in grandi quantità. Solo per la popolazione omo/bisessuale sarebbe necessario distribuirne almeno tre milioni l'anno!".