E' tempo di vacanze per tutti.
La finanziaria è stata approvata e fino a metà gennaio non riprenderà l'attività parlamentare. Molti politici e ministri avranno così più tempo da dedicare a se stessi e alle proprie famiglie piuttosto che agli altri.
Da più voci si intuisce che questo governo, sempre a gennaio, ha intenzione di fare una verifica politica. Siamo d'accordo! Noi consiglieremmo però un vero e proprio tagliando! Suggeriamo per tanto a tutti costoro di prepararsi per affrontare al meglio questo importante appuntamento. Magari leggendo un libro o guardando un film che possa insegnare loro qualche cosa in più sul popolo lgbt e su quanto sia reale e concreto il nostro bisogno di diritti e di tutele.
Suggeriamo per tanto a ciascuno un titolo di un film a tematica queer che possa essere di insegnamento o magari di ravvedimento.
Al ministro Vannino Chiti consigliamo "Reinas" di Manuel Gómez Pereira. Gli possa essere di utile aiuto per farlo ravvedere sulle sue recenti uscite. La Toscana può ringraziare per tanto di avere come presidente Martini.
Al ministro Massimo D'Alema, "Il banchetto di nozze" di Ang Lee. Anche lui sul filone Chiti. Quindi a noi rimane il dubbio se Chiti sia dalemiano o D'Alema chitiano.
A Walter Veltroni, "A Wong Foo, grazie di tutto, Julie Newmar!" di Beeban Kidron. In onore del finale del film che vede tutto un paese vestito di rosso.
Al ministro Beppe Fioroni, "What is gay?" di Jacqueline B. Frost. Se può essergli d'aiuto a capire meglio la piaga del bullismo omofobico nelle scuole per noi e per tante famiglie sarebbe un ottimo passo avanti
Al ministro Rosy Bindi, "Women" di Anne Heche. Amore lesbico, maternità lesbica, nuove famiglie, discriminazione sono i contenuti della pellicola. Magari un'altra volta ci invita al suo convegno sulla famiglia.
Alle beate Paole ovvero Binetti e Concia: "Il fascino indiscreto del Peccato" di Pedro Almodovar. Storia di un convento alternativo.
Al premier Romano Prodi, "La mia vita in rosa" di Alain Berliner. Cosi potrà apprezzare la coerenza e la felicità delle persone quando hanno punti di vista differenti.
Al macho Gianfranco Fini, "Peccato sia femmina" di Josiane Balasko.
A Pierferdinando Casini, "La natura ambigua dell'amore" di Denys Arcand. Lui capirà sicuramente che i proclami alla difesa della famiglia tradizionale molte volte sono in contraddizione con le scelte personali.
A Silvio Berlusconi, in onore delle sue uscite sui parrucconi e in omaggio alla sua natura istrionica, "Mrs. Doubtfire (Mammo per sempre)" di Chris Columbus.
A Umberto Bossi, "The Rocky Horror Picture Show" di Richard O'Brien. E' la definizione migliore per il suo partito.
A Carolina Lussana, "Transamerica" di Duncan Tucker. Questo perchè siamo convinti che una donna non possa pensare tutte le bestialità che dice su di noi Carolina. Ma servano solo a darle un po' di visibilità. Allora che si diverta e si commuova alla visione di questo film.
A Giuliano Amato, "Costretta al silenzio" di Jeff Bleckner. Dopo la figuraccia sul decreto sicurezza ci sembra di non dovere aggiungere altro.
A Papa Ratzinger, "Pianese Nunzio, 14 anni a maggio" di Antonio Capuano. Cosi che il film lo possa colpire spiritualmente e attuare vere misure concrete alla pedofilia nella chiesa.
Da ultimo, ma non per ordine di importante, al ministro Barbara Pollastrini consigliamo "Lady Oscar". Un film davvero godibile di grande relax che sicuramente la paladina dei nostri diritti all'interno del Governo potrà apprezzare.
Aurelio Mancuso
presidente nazionale Arcigay