Se la Norma non segue la Realtà

  

Lo scorso fine settimana è passata quasi in sordina sui media italiani e segnatamente siciliani la notizia, in assoluto sconvolgente, di una giovanissima trans, una adolescente sedicenne, suicidatasi ad Agrigento.

La ragazza, nata biologicamente maschio, da anni si sentiva imprigionata nel corpo sbagliato ed agognava di raggiungere la maggiore età per poter iniziare l’iter terapeutico per il cambio di sesso.

Nell’impossibilità oggettiva di continuare a vivere a casa con la sua famiglia d’origine, non priva di problemi anche gravi, negli ultimi anni era stata sballottata da un centro all’altro, ma nessuno in grado di gestire un caso inusuale e delicato come il suo. Intendiamoci, molti avevano tentato di aiutarla, ma con pochi ed inadeguati strumenti a disposizione.

Fuor di polemica, mi preme solo evidenziare l’irrealtà della posizione di chi, arroccandosi dietro una dottrina che a ben guardare predicherebbe in primis amore, nega la sfaccettata varietà dell’umana natura e, cosa ben più grave, si adopera per bloccare qualsivoglia miglioria legislativa che tuteli realmente il “diritto alla diversità” di ognuno. Se la Norma non segue la Realtà la tragedia è dietro l’angolo. Sempre.

La società occidentale sta mutando in tempi vorticosi. E l’Italia è ancora indietro di decenni nel tentativo di comprendere ed accogliere tale cambiamento. Il suicidio per impiccagione di una trans sedicenne, tristemente, lo dimostra oltre ogni ragionevole dubbio. Chi non riconosce quanto possa essere lesiva della dignità umana la discriminazione omofoba rifletta su tale vicenda.

Cinzia Dato, deputato del Partito socialista

Roma, 18.12.2007



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