Alberto Hugo Polese cornetta, voce, pinquillo e sonaglio
Alessandro Fedrigo basso acustico
Alberto Hugo Polese e Alessandro Fedrigo presentano uno spettacolo multimediale sull'opera di Jean Genet, con la sonorizzazione dal vivo del film-scandalo "Un Chant d’Amour".
Girato nel 1950 e condannato dalla censura, questo film è stato proiettato clandestinamente fino al 1971, anno in cui si è avuta la prima proiezione ufficiale a Londra. Il film tratta l'argomento della carcerazione e dell'amore tra carcerati in modo onirico ma estrememente realista.
Alberto Polese e Alessandro Fedrigo hanno composto per il C.U.C di Padova una colonna sonora originale che è stata eseguita per la prima volta durante la Giornate di Cinema e Cultura Omosessuale di Padova il 10 maggio 2006.
Jean Genêt, ladro e vagabondo, prima di affermarsi come scrittore rimase a lungo in carcere, da dove uscì grazie all’intervento di alcuni intellettuali, tra i quali Sartre e Cocteau.
Due anni dopo la sua scarcerazione (nel 1950) realizzò questo breve film, vertice di poesia cinematografica, muto e in bianco e nero, che è oggi considerato uno dei capolavori della storia del cinema.
Un Chant d’Amour è l’unico film diretto dallo scrittore francese autore di romanzi di culto come: Querelle de Brest, Diario del ladro e Nostra signora dei fiori.
Ferocemente colpito dalla censura, Un Chant d’Amour cominciò a circolare liberamente solo venti anni dopo la sua realizzazione.
Un film sul desiderio e sull’omoerotismo all’interno di un carcere maschile, ma soprattutto un inno all’amore in assoluto.
Amore e violenza, sesso e poesia si mescolano potentemente in un insieme di immagini riunite con grande libertà, quasi un universo simbolico a sé stante.
Il commento sonoro prevede una strumentazione semplice e acustica: cornetta, voce, pinquillo (un tipo di flauto dritto), sonaglio e basso acustico, e mantiene come punti di riferimento dei temi principali, leitmotiv, i quali vengono collegati o arricchiti da momenti di improvvisazione o ambientazione; in questo modo la musica si inserisce nel film trasmettendo allo spettatore una percezione unica e diretta.