Si è tenuta stamattina la conferenza stampa del presidente di Arcigay Aurelio Mancuso e del presidente del comitato Arcigay Eos Calabria Roberto Principe. Tema: la violenza contro le persone lgbt (lesbiche gay bisessuali e transgender).
“Vogliamo esprimere la nostra vicinanza – ha dichiarato Aurelio Mancuso – ai genitori di Antonio Saracino e rivolgiamo un appello alla società di Crotone e di Cosenza: non lasciate queste persone sole nel loro dolore. Non uccidetelo due volte col pettegolezzo e con la chiacchiera.
L’assassinio dell’ingegnere Saracino è frutto dell’incontro di paure e invisibilità con l’emarginazione e il degrado e con una parte della città.
I carnefici sono figli dell’esclusione sociale, ma la ferocia con cui hanno ammazzato Antonio non può in alcun modo essere giustificata.
Non è sufficiente però individuare e consegnare alla giustizia i colpevoli. E’ necessario da parte delle istituizioni attivare provvedimenti, servizi ed interventi tesi da una parte a tutelare le persone lgbt, cosi che finalmente non debbano più aver paure, e dall’altra che affrontino il degrado sociale di interi quartieri e di pezzi della società”.
Secondo Roberto Principe presidente di Eos Calabria: “Chiediamo al sindaco Salvatore Perugini di Cosenza di ripristinare il servizio di sostegno e supporto nei confronti del popolo lgbt che aveva istituito l’allora Sindaco Giacomo Mancini. Era un servizio con psicologi e assistenti sociali teso ad aiutare chi si sentiva diverso ed emarginato”.