Si chiama Enrico Peroni, e come il suo coetaneo Alberto Ruggin, fa parte di quella schiera di giovani appassionati e "tosti" che ha deciso di entrare in politica senza preoccuparsi del proprio orientamento sessuale.
Peroni, durante un’assemblea dei vertici del PD di Vicenza, città per la quale si candida al consiglio comunale, ha fatto pubblicamente coming out tra lo stupore generale. «Il mio è un discorso difficile. E probabilmente non sarà musica per le orecchie di qualcuno». Aveva esordito così questo ventenne che si è detto intenzionato a portare avanti la battaglia contro l’omofobia nel suo comune. Il progetto è quello di restituire «sicurezza e dignità agli omosessuali vicentini ma anche ad ogni vittima di discriminazioni».
«Non tutti all’interno del Pd erano a conoscenza del fatto che ricopro l’incarico di presidente dell’Arcigay di Vicenza – spiega al Corriere Vicentino – e che sono tra i fondatori dell’associazione gay e lesbica “Aletheia”. Quasi tutti hanno reagito bene e alla fine del mio discorso c’è stato un applauso. Sono soddisfatto, è andata bene».
«Propongo un osservatorio contro le discriminazioni – ha continuato Peroni – che agisca per risolvere le problematiche che hanno a che fare con situazioni di marginalizzazione, discriminazione o abuso legate a motivazioni di provenienza etnica e orientamento sessuale». Il candidato sindaco del Partito Democratico, Achille Variati, ha chiesto al giovane una relazione dettagliata che presto verrà discussa all’interno del partito.