Parini, gli eredi de La Zanzara parlano di gay

  

Stavolta non sarà scandalo, ma sicuramente l´operazione farà discutere. Al Parini torna la Zanzara. A 42 anni dall´inchiesta choc in cui le ragazze del liceo parlavano del loro rapporto con il sesso, i pariniani fanno rinascere lo storico giornaletto. E stavolta l´indagine tra gli studenti è sull´omosessualità.

«Oggi come allora abbiamo voluto rompere un tabù – spiega Alfredo Manfredini Bohm, 19 anni, uno degli autori – riproporre le domande ingenue del 1966 sarebbe stato anacronistico: che la maggior parte delle ragazze dispongano della loro sessualità oggi è un dato di fatto. Per i gay è diverso». Protetti dall´anonimato del quiz, quasi 10 pariniani su cento dichiarano di avere avuto un´esperienza omosessuale, e 14 non escludono di poterne avere in futuro. Leggendo le risposte alle 18 domande del questionario, distribuito in 10 classi campione, emerge che gli studenti sono favorevoli al riconoscimento delle unioni di fatto fra gay (il 75%), e all´uguaglianza, da un punto di vista dei diritti, fra omo ed eterosessuali (oltre il 90%). «Sono dati che non ci stupiscono – dice Giovanni Parmeggiani, 19 anni, anche lui fra gli autori – l´omosessualità esiste a scuola come ovunque. Fa piacere sapere che è vissuta come una cosa normale, anche se una minoranza vede ancora il gay come un diverso». Per una decina dei 200 ragazzi intervistati, infatti, l´omosessuale è "un malato da curare", oppure "un deviato".

Il numero commemorativo della Zanzara sarà presentato alle 18 del 27 maggio nell´aula magna del Parini, alla presenza degli studenti della classe terza B del 1966, cuore della storica redazione del giornaletto che scatenò una vera e propria repressione. Sarà un´edizione double face di otto pagine: da una parte, in versione anastatica, l´inchiesta di 42 anni fa "Che cosa pensano le ragazze d´oggi" che ai redattori costò un processo per corruzione di minorenni a mezzo stampa. Dall´altra, l´indagine fatta oggi. Le pagine centrali presenteranno il progetto "East Parini School", raccolta di fondi per la costruzione di una scuola in India, promossa dall´associazione ex pariniani di cui fa parte anche Milly Moratti. Il giornaletto sarà regalato a tutti gli 800 ragazzi iscritti al Parini e ai 2mila ex studenti invitati per lettera alla presentazione.

Per Marco De Poli, direttore della Zanzara nel 1966, oggi 59enne, «l´inchiesta dimostra come la liberazione sessuale nella società ci sia stata. Voglio pensare che sia una conseguenza delle battaglie del Sessantotto, che la Zanzara aveva
anticipato».

Anche il preside Carlo Pedretti si dice soddisfatto: «È una tradizione che continua – dice – mi auguro che la nuova Zanzara continui negli anni e raggiunga i livelli qualitativi del giornaletto storico». Quanto alla scelta dell´argomento, il preside commenta: «Di omosessualità si parla già molto, considerarlo un tabù è esagerato. Comunque, se questa è la scelta dei ragazzi è giusto sostenerla».

E ai ragazzi del Parini arrivano anche i complimenti del presidente di Arcigay. Aurelio Mancuso esulta: «L´inchiesta dimostra la maturità degli studenti del Parini. I dati emersi dimostrano che i giovani sono pronti ai cambiamenti necessari in questo Paese da un punto di vista dei diritti. E il fatto che uno studente su dieci dichiari di avere avuto esperienze omosessuali è in linea con i dati internazionali. Milano si conferma come una delle città più accoglienti verso i gay in Italia».


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