Magistrati più avanti dei politici

  

Sono precise e confortanti le parole pronunciate dal Segretario dell’ANM Giuseppe Cascini rispetto al tema del riconoscimento delle coppie di fatto in questo paese.

È vero che i Tribunali, la Corte di Cassazione e persino la Corte Costituzionale in questi anni sono più volte intervenuti per tentare di sollecitare, anche attraverso coraggiose sentenze, una legge nazionale sulle unioni omo ed etero sessuali. Soprattutto in materia di regolazione di alcuni rapporti tra le parti, anche in presenza di figli, i Tribunali hanno svolto un ruolo di supplenza, perchè la politica italiana è incapace di stare al passo con i tempi e a risolvere problemi concreti.

Purtroppo la giurisprudenza può arrivare fino ad un certo punto, vi sono, infatti, questioni, che solamente una legge che riconosca giuridicamente diritti e doveri alle coppie di fatto potrà finalmente risolvere. In particolare per quanto riguarda i diritti sucessori, di previdenza, di assistenza e di decisione nelle cure, è neccessaria una normativa chiara, che consenta alla coppia di poter contare su strumenti di tutela.

È infine condivisibile l’appello lanciato dal segretario dell’ANM affinché i magistrati omosessuali si rendano visibili, così da contribuire ad un cambiamento all’interno e all’esterno della magistratura.

Naturalmente ne conosciamo parecchi e, nel pieno rispetto dei percorsi personali, sottolineamo come l’uscita dalla clandestinità di magistrati, politici, sportivi, opinion leader, contribuirebbe a combattere efficacemente il pregiudizio e l’omofobia.


Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay


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