Salerno, omosessualità e vangelo

  

Presentazione del Libro
"Omosessualita’ e Vangelo"


Mercoledì 5 novembre 2008 ore 10:00
SALERNO – via Roma, 104 c/o Sala Giunta di Palazzo Sant’Agostino
Organizzazione a cura di
Assessorato alla Qualità della Vita della Provincia di Salerno
Per ulteriori informazioni
089 614 251 – 338 833 40 52

Da "Corriere del Mezzogiorno" del 31.10.08 di Francesca Blasi
IL CASO
Omosessuali e Vangelo, libro scomodo alla Provincia

Mercoledì si presenta il volume di Barbero e tra i cattolici c’è polemica sul patrocinio

SALERNO — Ventiquattro lettere che raccontano un dramma, una lacerazione interiore, una condizione di vita che spesso non soddisfa per le menzogne che alcune scelte comportano. Racchiusi in centosessanta pagine i tormenti di quanti, oltre ad essere cattolici, sono anche omosessuali.

«Omosessualità e Vangelo» (Gabrielli editori) è il libro che sarà presentato, per la prima volta a Salerno, il 5 novembre (ore 10) a Palazzo Sant’Agostino, con il patrocinio dell’assessorato alla Qualità della Vita.

Il volume, a cura di Pasquale Quaranta, portavoce del Salerno Pride 2005 ed ex-consigliere nazionale Arcigay, raccoglie una serie di testimonianze inviate a Franco Barbero, «sacerdote ridotto allo stato laicale per il suo modo di intendere il dettato cristiano».

«Abbiamo decido di patrocinare l’evento – spiega l’assessore provinciale Piero Cardalesi – perché riguarda la presentazione di un libro e bisogna dare sempre spazio ai libri, a prescindere dal contenuto. È significativa la scelta che Pasquale Quaranta ha fatto chiedendo il patrocinio proprio al mio assessorato. Vivere con serenità la propria diversità, di qualsiasi natura essa sia, infatti, porta ad un miglioramento della qualità della vita».

Secco e lapidario, invece, il giornalista salernitano, dirigente Rai, Antonio Bottiglieri. «Nessuno – sostiene – dovrebbe ostentare in maniera eccessiva le proprie opinioni. Per questo ho sempre considerato assurde le manifestazioni in cui si dà sfoggio, anche in modo oltraggioso, delle proprie scelte. Per quanto riguarda questo accostamento, invece, posso solo dire che il Vangelo non è un libro qualsiasi, ma va letto con rispetto, perché rappresenta la parola di Dio». Non ama i sensazionalismi neanche il maestro ceramista Giovanni Cappetti, in arte Giancappetti il quale ricorda che «quando ero giovane io guardavamo gli omosessuali con distacco, anche se con rispetto e simpatia. Mentre ieri si notavano poco, oggi, al contrario, si assiste ad una eccessiva visibilità che assume, a volte, i tratti dell’esasperazione. Non bisogna dimenticare che nel Nuovo Testamento – conclude – si fa riferimento a Sodoma e Gomorra come uno dei pochi esempi di distruzione di una città non per motivi bellici ma proprio per questa ragione, il che è emblematico».

Il volume nasce dall’esigenza di dare una risposta a quanti scrivono a Barbero per parlare di quella maschera che spesso devono indossare per essere accettati dalla società. «Don Franco – racconta Quaranta predica l’amore, scevro da pregiudizi, perché qualsiasi amore per lui è fonte di vicinanza con Dio. Migliaia le lettere che ho selezionato. C’è Maria, trentenne cattolica, impegnata nel gruppo di Rinnovamento dello Spirito, che vive un disagio interiore per la condizione di lesbica. E poi c’è Georg, venticinquenne seminarista, che studia teologia. Ha il cuore lacerato perché l’essere omosessuale lo fa sentire sporco e questa sensazione sembra allontanarlo da Dio».


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