Verso la Federazione LGBT

  

La particolare situazione politica e sociale del nostro paese ci consegna un quadro complesso, sostanzialmente lontano dalle esigenze e dai bisogni della comunità LGBT, incapace di riconoscere come significativi e rilevanti i diritti civili e sociali che da molti anni stiamo proponendo all’intera società italiana.

Un simile panorama pone all’intera comunità LGBT la sfida di un rinnovato protagonismo, in grado di imporre all’opinione pubblica la rilevanza dei temi e dei valori di cui siamo portatori e di rilanciare in modo significativo la nostra opera di promozione civile, sociale e culturale della comunità LGBT.

Nello stesso tempo è necessario assumersi una nuova responsabilità, superare conflitti, far convergere gli sforzi al fine di costruire una reale unità di intenti che, nel rispetto delle specificità di ciascuno, ci permetta di superare le difficoltà del movimento per rilanciare un progetto unitario di riconoscimento, valorizzazione e promozione della dignità e dei diritti della comunità LGBT.

Per questa ragione Arcigay propone a tutte le associazioni e gruppi interessati di sviluppare una nuova azione unitaria all’altezza dei tempi, promuovendo la nascita di una Federazione Nazionale LGBT, strumento nuovo ed efficace per condividere un reale percorso comune di crescita e di elaborazione sociale e politica.

La Federazione, rete aperta agli apporti plurali nazionali, locali, di interesse, avrà fra i suoi obiettivi una migliore e più stabile analisi del contesto in cui il movimento nel suo complesso si trova ad operare, l’elaborazione di proposte e documenti sulle iniziative di interesse generale, la definizione di scelte operative efficaci ed unitarie .

Se questo percorso di Federazione vuole essere realmente costruttivo e reggersi su fondamenta solide deve partire da valori costitutivi e modalità politiche, che siano realmente democratiche, chiare e condivise. L’eccessiva frammentazione, la disomogeneità, il particolarismo e l’assunzione di modelli divergenti ha di fatto consegnato il movimento all’immobilità. Una condizione nella quale non vogliamo e non dobbiamo permanere in virtù della grande responsabilità che abbiamo nei confronti della nostra comunità.

Vorremmo, ad esempio, costruire con strumenti nuovi un’idea di condivisione dei Pride nazionali itineranti, che tenga conto dell’esigenza di far partecipi tutte le realtà territoriali e che valorizzi le consolidate esperienze locali delle grandi città.

Nell’attuale fase, oltre ad Arcigay, anche Arcilesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno e Azione Trans si sono dichiarate interessate a svolgere un ruolo di proposta nell’elaborazione di un documento aperto che  individui i fondamenti teorici e pratici della Federazione stessa.
Il documento dovrà contenere una Carta di Intenti, una prima proposta di strutturazione e la definizione degli ambiti di intervento.
Questo nucleo proponente, insieme a tutte le associazioni interessate, daranno vita ad un percorso, ancora da concordare, che porti entro il 2009 ad una assemblea di costituzione della Federazione nazionale LGBT.

Il Consiglio Nazionale, condividendo la prospettiva ed il percorso, dà mandato alla Segreteria Nazionale affinché attivi i contatti necessari e istruisca una prima proposta da sottoporre al Consiglio stesso nella prossima riunione di gennaio.

Il Consiglio Nazionale di Arcigay
Bologna 23 novembre 2008


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