Consiglio regionale? Omofobia in salsa verde!

  

Martedì 13 gennaio 2009 il Consiglio regionale della Lombardia ha bocciato con il voto dell’intero centro destra un ordine del giorno proposto dai consiglieri dell’opposizione per l’adesione alla giornata mondiale contro l’omofobia che si celebra ogni anno il 17 maggio.

Sostanzialmente il consiglio regionale considera legittimo discriminare e, perché no, pestare i “finocchi”.

Ma, come se non bastasse questo sfregio, il capogruppo della lega nord, Stefano Galli,  ha svolto una articolata e dotta dissertazione sulla materia. “Questa mozione è un colpo di culo”, da dichiarato, subito dopo aver proclamato la sua contrarietà “a celebrare l’omosessualità come una non-malattia mentale”.

Ora, poiché sono gay e cioè un pazzo, si sa che ai pazzi tutto è concesso, quindi nessuno me ne vorrà se sarò un po’ fuori dalle righe. Siamo esausti di sentirci dare dei malati. Siamo inorriditi dal vomitevole panorama che ci consegna questa politica e ancora di più dall’incapacità dei lombardi di indignarsi per cose del genere.

Ci sentiamo amareggiati e stanchi di dover combattere a mani nude questi squallidi personaggi che ci dovrebbero rappresentare e invece ci umiliano, facendoci vergognare delle nostre istituzioni.

Parole come quelle di Galli sarebbero indegne persino di una bettola, figuriamoci del consiglio regionale. Libertà di espressione? Col cavolo! Le parole non sono indifferenti e devono sempre sottostare a principi come il rispetto della dignità delle persone, l’educazione e la civiltà.

Non riusciamo più a contenere la rabbia per questi continui schiaffi alla nostra identità. Ma forse è davvero da folli pensare che questo paese possa mai concedere al nostro amore la dignità che merita.

Luca Trentini
Direttivo di Orlando
Comitato provinciale Arcigay di Brescia


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