Teatro Libero è felice di presentare Liberi Amori Possibili, terza edizione della Rassegna di Teatro Omosessuale, dopo il primo anno di sperimentazione, un secondo anno ricco di soddisfazioni, attenzione di pubblico e dei media, ritorna da lunedì 4 maggio 2009.
La terza edizione propone al pubblico milanese, ma non solo, un programma di 9 spettacoli, una manifestazione artistica di circa 2 settimane, che vuole introdurre il confronto sul tema dell’omosessualità. Una rassegna che voleva, ed è riuscita, a diventare un appuntamento annuale.
Quale modo migliore dell’arte e di tutto ciò che concerne lo spettacolo dal vivo per parlare di omosessualità senza tabù e aprirsi a nuove prospettive lasciando da parte pregiudizi e paure?
Un progetto che nasce da un desiderio civile e culturale di presentare, attraverso i 9 spettacoli, i diversi aspetti dell’omosessualità, il rapporto uomo-uomo, quello donna-donna, il transgender, la bisessualità considerando la pièce teatrale come immediato spunto di riflessione. Un approccio inconsueto ma quanto mai vivace e stimolante a testi e situazioni che prendono in esame le tensioni, i risvolti affettivi e la condizione omosessuale alla luce dei più recenti modelli scenico-letterari.
Un’iniziativa che vuole essere una risposta concreta alla necessità di dare voce anche alle minoranze sociali con tutta la forza culturale che il teatro è in grado di offrire.
Questo appuntamento annuale crede nella convinzione che l’arte non regoli le ingiustizie e le discriminazioni, ma che abbia almeno il merito di denunciarle e mostrarle.
Nostro scopo è creare uno spazio che possa dare rilevanza a problematiche spesso sottovalutate o ritenute inadeguate per il palcoscenico e per il pubblico teatrale, dando anche un eccellente contributo per dare nuove opportunità ad un genere di teatro che spesso incontra difficoltà distributive.
Questa esperienza è nata sul modello di quanto accade da diversi anni negli Usa e a Dublino, ma anche in evidente concomitanza con il Théâtre Côté Cour di Parigi, ugualmente alla sua prima esperienza nella stagione 06/07. Anche a Milano ha ottenuto grande successo il Festival di Cinema Gay-lesbo presentato a settembre 2006, per la prima volta in una prestigiosa sede istituzionale, come il Teatro Strehler.
Desideriamo che anche Milano, come Roma già da tempo con la manifestazione “Garofano Verde – Scenari di teatro omosessuale”, collaudata esperienza con il sostegno istituzionale dell’Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma, possa diventare sede di un diffondersi necessario di poetiche e di modelli di teatro che non si rivolgano nello specifico ad “una” comunità ma a tutta la comunità umana di un paese.
Perché le barriere, i pregiudizi, i distinguo e i moralismi ideologico-religiosi lascino spazio al dialogo, alla comprensione, a una serena e cosciente unica appartenenza… magari attraverso un’inquietudine, un’intuizione teatrale.
In stretta collaborazione con le maggiori associazioni omosessuali, tra cui Il C.I.G. Comitato Provinciale Arcigay Milano, l’Arcilesbica, che ci hanno ampiamente sostenuto già dallo scorso anno, le istituzioni, in primis la Provincia di Milano che ha concesso il Patrocinio in tutte le edizioni.
L’edizione 2009 è supportata per tutta la comunicazione dall’agenzia 6×6 adv. Agenzia di pubblicità molto nota nell’area GLBT, per avere creato campagne e appoggiato numerose iniziative. Questo per sottolineare la volontà di crescita della rassegna stessa che punta ad avere una immagine professionale, riconosciuta e ben inserita nel suo contesto.
La selezione degli spettacoli è avvenuta durante l’anno 2008. Già a dicembre ci erano stati sottoposti una settantina di titoli. A febbraio 2009 la rosa si è stretta su 20 titoli per poi arrivare alla scelta definitiva.
Questo il programma dettagliato:
● 4 maggio
Millelire presenta “Sono diventato etero!” di Lorenzo De Feo, regia di Lorenzo De Feo, con Alessandro Cassoni, Susanna Cantelmo e Antonio Lupi;
● 5 maggio
La Città Invisibile presenta “Lo specchio dell’amore” tratto dall’opera di Alan Moore e José Villarrubia, regia di Tobia Rossi, con Elena Forlino, Monica Massone e Andrea Nerguzzo;
● 6 maggio
Skenè presenta “Oberon” di Ugo Chiti , regia di Nanny Schifino, con Federica Capuano, Livia Trama, Nanny Schifino e Giovanni Scura, coreografie di Ricky Bonavita;
● 7 maggio
Zauberteatro e NoirDesir.it presentano “Attrazione dell’abisso” di Massimo Stinco, regia di Massimo Stinco, con Massimo Stinco, Niccolò Gaggio, Dejan Djordjevic, Jacopo Bartaloni e Cesare Mascitelli;
● 8 maggio
Beat 72 presenta “Sotto il convento… niente!” di Flavio Mazzini, regia di Marco Medelin, con Angelo Curci, Stefano De Santis, Giuliana Di Marco, Fabrizio Foligno, Riccardo Laurina e Silvana Spina;
● 9 maggio
Piccolo Teatro Campo d’Arte e Diverbia et Cantica presentano “Le luci di Laramie” di Moises
Kaufman, regia di Gianluca Ferrato, con Gabriele Colferai, Annabella Calabrese, Monica Maroncelli Cerquitelli, Gianpiero Pumo, Guido Saudelli, Igor Petrotto, Imma Dante e Valentina Chisci;
● 10 maggio
Quinta Tinta presenta “Benzina” di Daniele Falleri, regia di Roberto Zunino, con Laura Renaldo, Lia Lopomo, Simona Guandalini e Roberto Zunino (nella foto una scena);
● 11 maggio
Spazi Vuoti presenta “Anch’io come te” di Gianluca De Col, regia di Marta Arosio, con Sara Corso, Denis Michallet, Lorenzo Piccolo e Laura Pozone;
● 12 maggio
Decimopianeta e I Teatrini presentano “12 baci sulla bocca” di Mario Geraldi, regia di Giuseppe Miale di Mauro, con Francesco Di Leva, Stefano Meglio e Andrea Vellotti.
IN ALLEGATO LE SCHEDE DEI 9 SPETTACOLI
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LA LETTERA DI AURELIO MANCUSO
Carissim*,
non potendo essere presente alla presentazione della Rassegna, voglio inviare a nome di Arcigay gli auguri e il sostegno non formale alla 3° Edizione di Liberi Amori Possibili.
La ricerca e la riflessione sulle differenti espressioni dell’omosessualità sono da voi felicemente affrontati come indice di elaborazione di un pensiero, non uniforme e sempre attento a lasciare spazio all’individuo e alle collettività di formarsi un’idea, sollecitare confronti. In un momento storico non facile, dobbiamo cogliere l’occasione per approfondire il valore e l’utilità di un impegno difficile, che ha necessità di nuovi stimoli. Proprio l’ambito culturale, colpevolmente sottovalutato negli anni recenti anche dal movimento lgbt, è fondamentale per favorire riflessione, emozioni, coinvolgimento diretto delle tante espressioni artistiche di cui disponiamo.
Ogni artista, addetto alla promozione e produzione di eventi culturali si deve sentire oggi parte di una nuova stagione di fermento, di novità, di messa in campo di strumenti adatti ad articolare e costruire una comunità lgbt più consapevole, protagonista all’interno di un più generale rinnovamento culturale del Paese.
Auguro a Liberi Amori Possibili il miglior successo e assicuro una sempre più attenta collaborazione e coinvolgimento da parte di Arcigay.
Cordiali saluti.
Aurelio Mancuso
Presidente nazionale Arcigay