Per la prima volta il delicato tema dell’omosessualità verrà rappresentato davanti ad un pubblico di detenuti, ad ospitare lo spettacolo, mercoledì 27 maggio, il carcere di Enna.
“Le mille bolle blu”, il monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo, interpretato e diretto da Filippo Luna, racconta la vera storia di Nardino ed Emanuele, un amore profondo e struggente vissuto per trent’anni nella clandestinità.
Protagonisti de “Le mille bolle blu” sono Nardino ed Emanuele, barbiere il primo e avvocato il secondo, la scintilla tra i due scocca nella bottega di Nardino. I due giovani si innamorano proprio lì, in quella piccola sala da barba, situata in una borgata di Palermo e affollata di pennelli, schiuma da barba, rasoi, pettini e acqua di colonia.
La bottega diventa così il cuore pulsante di questo amore che infrange le regole di una società abituata a relazioni di tutt’altra natura, un sentimento segreto che costeggia – senza mai scalfire – la loro normale vita di mariti e padri di famiglia.
Il patto d’amore tra i due protagonisti resterà segreto e inossidabile per tre decenni dal 1961, l’anno in cui Mina cantava “Le mille bolle blu”, fino al 1991 quando per un cancro muore Emanuele.
“Le mille bolle blu” ha debuttato in prima nazionale il 25 novembre scorso, con replica il 26, al Teatro Nuovo Montevergini di Palermo. Per poi tornare a grande richiesta, sempre al Montevergini, dal 15 al 18 gennaio di quest’anno. Gli spettacoli hanno registrato per ogni serata il tutto esaurito.
“Le Mille bolle blu” è tratto dall’omonimo racconto contenuto nel libro “Muore lentamente chi evita una passione. Diverse storie diverse”, pubblicato da Sigma Edizioni (ora Pietro Vittorietti Edizioni), una raccolta di dieci storie, tutte autentiche, di omosessualità maschile in Sicilia, dai primi anni del Novecento fino ai nostri giorni, firmate da Angela Mannino, Salvatore Rizzo e Maria Elena Vittorietti.