Sosteniamo l’ordinanza del Tribunale di Venezia

  

In merito all’ordinanza con la quale il Tribunale di Venezia ha sollevato la questione di legittimità costituzionale del divieto per una coppia dello stesso sesso di potersi sposare, Il Consiglio Nazionale di Arcigay (che si è riunito domenica 12 luglio 2009) auspica che la Corte accolga l’ordinanza e ha chiesto alla Segreteria Nazionale di intraprendere tutte le iniziative che riterrà opportune per sostenere l’esito favorevole del giudizio della Corte.

Probabilmente entro un anno la Corte Costituzionale si dovrà pronunciare rispetto al fatto che ad una coppia gay, che è stata assistita dall’avvocato Francesco Bilotta della Rete Lenford e dall’Associazione Radicale Certi Diritti, sia stato negato dall’ufficiale di Stato Civile del Comune di Venezia l’iscrizione al registro delle coppie sposate. Infatti, il Tribunale di Venezia, il 3 aprile 2009, ha sospeso il giudizio appellandosi al parere della Corte Costituzionale.

“L’iniziativa intrapresa – sottolinea Aurelio Mancuso, presidente nazionale Arcigay – sollecita tutto il movimento lgbt italiano a dispiegare un’azione di corretta informazione e di sostegno rispetto alla necessità che in questo paese ai cittadini omosessuali siano riconosciuti pari diritti e pari doveri. L’uguaglianza e la libertà, valori non negoziabili in tutte le democrazie mature, vanno affermati con determinazione e serietà”.

“Per queste ragioni – conclude Aurelio Mancuso – Arcigay dall’autunno dispiegherà una campagna sociale e culturale a sostegno dell’ordinanza, e più in generale di affermazione della dignità e della parità di tutte le persone e le coppie gay e lesbiche”.

SCARICA IN ALLEGATO IL DISPOSITIVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE ARCIGAY
12 luglio 2009


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