Anche i gay al Pirellone per il bacio panoramico: «Iniziativa aperta a tutti»

  

Stasera l’iniziativa della Regione per la festa degli innamorati Formigoni: «Non escludiamo nessuno, ma no a provocazioni»
Maria Sorbi
Stasera al 39esimo piano del Pirellone cisarà il primo bacio collettivo di San Valentino. Una promessa d’amore tra gli innamorati con tanto di vista panoramica su Milano. L’incontro sarà aperto a tutti: anche ai gay. «Il senso della nostra iniziativa è chiarissimo, dopodichè noi non abbiamo mai respinto nessuno » tiene a puntual- izzare il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni ( nel tondo) che specifica: «È ovvio che il 39esimo piano non potrà essere utilizzato per manifestazioni di alcun tipo».
Giusto per togliere ogni dubbio su eventuali parate in stile gay pride o provocazioni varie.
Formigoni, che ha promosso l’iniziativa, sostiene che «la giunta della Lombardia ha sempre avuto grandissimo rispetto per la persona »ma l’apertura straordinaria del belvedere al 39esimo piano si rifà, comunque, alla «festa di San Valentino che si chiama così perché è in onore di San Valentino, vescovo e martire: è quindi chiaro a che tipo di ispirazione noi ci rifacciamo ». Messi in chiaro certi concetti, l’ingresso sarà aperto a tutti sul serio.Il primo a ricordare al popolo di gay e lesbiche che l’appuntamento al Pirellone non è una manifestazione politica nel senso classico del termine è il presidente dell’Arcigay Marco Mori. «Saliremo al 39esimo piano da liberi cittadini- spiega- Così anche Formigoni e i suoi, non ingannato dalle vette solitarie a cui sono abituati, potranno rendersi conto della pluralità di affetti e relazioni che colorano il nostro territorio ». E ne approfitta per lanciare un messaggio al presidente lombardo: «San Valentinospiega Morisfidava la legge di un imperatore che impediva ai soldati dell’esercito di sposarsi. Se davvero Formigoni si ispira a lui, si faccia portavoce del centrodestra e nel Paese affinché vengano rimosse le politiche di esclusione che vietano agli omosessuali di veder legittimate le proprie unioni ». La provocazione è pungente e l’Arcigay fa una distinzione: «Un conto è il rispetto per la persona, un altro è quello per la coppia».
L’iniziativa del Pirellone dà lo spunto al Pd per tornare a chiedere il riconoscimento delle coppie di fatto. Ma dà spazio anche a qualche strumentalizzazione. Il consigliere Giuseppe Civati (Pd) sul suo blog ha rivolto un appello alle coppie di fatto a presentarsi al Pirellone per il bacio di San Valentino con il preciso obbiettivo di mandare un messaggio «al presidente di regione più bacchettone del mondo». «Dimostriamo che la società italiana è libera» invita. Ma l’iniziativa della Regione nasce anche per questo, per aprire la sede istituzionale agli innamorati. A tutti gli innamorati. «Sarà – commenta Chiara Cremonesi della Selma per tutto l’anno la Regione ignora le migliaia di coppie di fatto. Quelle donne e quegli uomini che vivono il loro amore senza nessuna politica di welfare».


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