Ancora una volta assistiamo da parte del centrodestra all’attacco al Torino Glbt Film Festival, manifestazione che ormai è diventata patrimonio storico di questa città, giunta alla ventisettesima edizione e uno dei festival cinematografici a tematica LBGT più importanti a livello mondiale.
Ancora una volta – l’ultima fu la revoca del patrocinio della regione a cura di Michele Coppola, assessore regionale alla cultura ed ex candidato sindaco, che pagò caro questo suo gesto portando il PDL e Lega alla più sonora delle sconfitte elettorali degli ultimi anni – assistiamo alle esternazioni di chi, in cerca evidentemente di notorietà, definisce questa manifestazione di “dubbio gusto”.
Questa volta, però, fa sorridere che quest’accusa provenga da Maurizio Marrone – ricordiamo il suo sostegno a Berlusconi quando diceva “meglio andare con le belle donne che essere gay” – consigliere comunale del PDL, partito noto sopratutto per la sua serietà morale. Troviamo infatti alquanto volgare questa commediola mediatica, e a lui e a coloro che in politica tentano di farsi strada attaccando le parti “deboli” della società (donne, migranti, omosessuali, trans, anziani, persone con diverse abilità o non cattoliche) non possiamo che rispondere ancora una volta: vergogna.
Marco Giusta
Arcigay Torino Ottavio Mai