Appello di Concia al Salerno Pride «Non reprimete l’omosessualitá»

  

Innamorarsi di una donna essendo una donna. Sentirsi “brutta, sporca e cattiva” per questo. Sposarsi in chiesa con un uomo che non si ama per compiacere i genitori. Otto anni di psicanalisi per liberarsi dal senso di colpa. Poi, a 26 anni, la svolta. La natura che vince perchè «l’omosessualitá non si può reprimere».
L’onorevole Pd, Paola Concia, ieri pomeriggio al Pride Village nell’ex area Salid della Lungoirno, ha raccontato la sua storia, racchiusa poi nel libro “La vera storia dei miei capelli bianchi”, edito da Mondadori. Non solo il suo percorso di maturazione e consapevolezza sessuale nel libro della parlamentare, ma anche il suo punto di vista su quelle che sono le tematiche più sentite dal movimento Lgbt, dai diritti di cittadinanza a quelli di genitorialitá, ma anche un’aspra critica alla politica italiana, compresa la sua sinistra. «Il problema della cultura politica della sinistra è che dá il meglio di sé quando gli omosessuali, o anche le donne, sono vittime e non quando vogliono essere in prima fila, quando vogliono governare, quando lottano per essere felici». La prima domenica del Salerno Campania Pride si è aperta con la simpatia e l’acutezza della drag queen più famosa d’Italia. Platinette, con la sua inconfondibile parrucca bionda, le ciglia finte ma la cravatta su un camicione rosso, ha infatti tagliato il nastro d’apertura della manifestazione. L’eccentrica madrina si è detta soddisfatta del patrocinio dato al Salerno Campania Pride dal Governo Monti, «un riconoscimento che però arriva da un governo tecnico dopo vent’anni di assoluto silenzio sia da destra che da sinistra. Sarebbe interessante – ha continuato – vedere cosa succederá quando l’esecutivo avrá di nuovo un colore politico». Platinette ha anche apprezzato molto la scelta degli organizzatori di portare in una cittá di provincia come Salerno, benchè «anomala, nell’accezione positiva, rispetto ad altre cittá meridionali», una manifestazione di eco nazionale. «L’omosessualitá non deve però diventare integralismo – ha detto – perché il grado di civiltá dipende dall’opzione della scelta. E dobbiamo smetterla di prendercela con chi non ci capisce, con chi non è d’accordo con le nostre scelte. Dobbiamo continuare a sfidare la loro diffidenza e spiegare, con il sorriso, che noi cerchiamo solo di essere felici».
• Dopo l’intervento dell’onorevole Concia è stata la volta di Paolo Patanè, presidente nazionale dell’Arcigay.
• Oggi, alle ore 9.30, alla facoltá di Lingue dell’ateneo, ci sará il seminario “Differenze: Linguaggi Diritti Rappresentazioni”. Il Pride, poi, riprenderá il ciclo di incontri giovedì, con la giornata dedicata alla lotta all’omofobia. Ospite Gianni Vattimo che presenterá (ore 19), il suo libro “Della realtá. Fini della filosofia”.
Fiorella Loffredo


  •