Foggia, la bandiera di Arcigay nelle sedi istituzionali per la giornata contro l’omofobia

  

In queste orre è possibile vedere sventolare la Bandiera di Arcigay dalla facciata del Comune di Foggia e della Provincia di Foggia. Il Sindaco e il Presidente della Provincia hanno accettato, nella settimana in cui ricade la giornata mondiale contro l’omofobia (17 maggio), di apporre i colori della rivendicazione, di aprire uno squarcio da cui far partire un dialogo sereno e produttivo.

Un grande segnale per la nostra città che però deve anche saper leggere il significato di quei colori.

Ecco in sintesi la storia e il significato della bandiera arcobaleno (o bandiera rainbow o rainbow flag o bandiera gay).

Essa è attualmente il simbolo più usato e noto del movimento di liberazione omosessuale. Si differenzia dalla bandiera della pace principalmente per l’assenza della scritta PACE, ma anche perché la disposizione dei colori è speculare (il rosso è in basso nella bandiera della pace, in alto in quella gay), e infine perché la bandiera della pace prevede sette strisce di colore al posto delle sei di quella LGBT.

La somiglianza si spiega col fatto che entrambe le bandiere derivano dall’arcobaleno, il quale è considerato simbolo di pace e armonia; questo simbolo appare nella Bibbia nel racconto del mito del Diluvio universale e, per la “rainbow flag”, è stato mutuato dalla filosofia spiritualista New age.

La bandiera arcobaleno, talvolta chiamata “bandiera della libertà” (freedom flag), è stata usata come simbolo dell’orgoglio gay e lesbico dagli anni ottanta. I colori simboleggiano l’orgoglio gay e i diritti gay. Ebbe origine negli USA, ma ora è usata in tutto il mondo.

Fu creata nel 1978 a San Francisco dall’artista Gilbert Baker, ed aveva in origine otto colori, ognuno simboleggiante un aspetto caro alla simbologia New age (serenità, spiritualità, natura, vita, sessualità…).
Per ragioni di difficoltà e costo nel reperire tutti i colori previsti, le tinte si sono successivamente ridotte prima a sette e poi alle attuali sei.

La bandiera viene oggi usata sia nelle manifestazioni pubbliche LGBT, come i Gay Pride, sia all’esterno di locali o attività LGBT, da sola o in congiunzione con altri simboli, come segnale di riconoscimento.
Già nei primi anni settanta ci furono alcuni usi di simili bandiere multicolore negli USA come simbolo di internazionalismo e di unità di tutte le persone della Terra, ma dalla fine degli anni settanta negli Stati Uniti il collegamento della bandiera arcobaleno con il Gay pride è diventato generalmente noto.
La bandiera arcobaleno originale fu tinta a mano da Gilbert Baker.
Sventolò per la prima volta a San Francisco nella marcia del Gay pride del 25 giugno 1978.

La bandiera consisteva in otto strisce; Baker assegnò un significato specifico ad ognuno dei colori nel modo seguente:
• rosa – sessualità
• rosso – vita
• arancione – salute
• giallo – luce del sole
• verde – natura
• turchese – magia
• blu – serenità
• viola – spirito

Dopo il 27 novembre 1978, con l’assassinio del consigliere comunale Harvey Milk, gay dichiarato, la richiesta della bandiera arcobaleno aumentò notevolmente.
Per soddisfare le richieste, la Paramount Flag Company iniziò a vendere una versione della bandiera in stoffa consistente in sette strisce di rosso, arancione, giallo, verde, turchese, blu, e viola.
Quando iniziò a produrre la sua versione della bandiera, Baker abbandonò a sua volta la striscia rosa perché la stoffa rosa non era disponibile commercialmente. Oltre a ciò, la Paramount Flag Co., di San Francisco, iniziò a vendere una rimanenza di stock di bandiere arcobaleno di una associazione chiamata “International Order of the Rainbow for Girls” nel suo negozio di Polk Street, che si trovava in un quartiere gay.
Nel 1979, la bandiera fu modificata di nuovo. Quando era appesa verticalmente ai lampioni di Market Street a San Francisco, la striscia centrale era oscurata dal lampione stesso. Cambiando il disegno ad uno con un numero pari di strisce, fu il modo più semplice di risolvere il problema, venne quindi tolta la striscia turchese, ottenendo così una versione della bandiera a sei strisce – rossa, arancione, gialla, verde, blu, e viola.
Nel 1989, la bandiera arcobaleno fu al centro dell’attenzione negli USA, dopo che John Stout fece causa ai suoi padroni di casa e vinse, poiché questi gli avevano proibito di mostrare la bandiera dal balcone del suo appartamento di West Hollywood.
La bandiera arcobaleno ha celebrato il suo 25º anniversario nel 2003. Durante le celebrazioni del gay pride nel giugno di quell’anno, Gilbert Baker riportò la bandiera arcobaleno alla sua versione originale a otto strisce e da allora chiede agli altri di fare lo stesso.
Tuttavia la versione a otto strisce ha visto una scarsa adozione da parte del grosso della comunità gay che è rimasta fedele alla più nota versione a sei strisce.
Nell’autunno del 2004 a diverse attività commerciali gay di Londra venne ordinato dal Consiglio comunale di Westminster di rimuovere la bandiera arcobaleno dalle loro pertinenze, perché l’esposizione di una bandiera necessita di autorizzazione. Quando un negozio presentò la richiesta per poter sventolare la bandiera arcobaleno, il sottocomitato preposto la respinse (19 maggio 2005), decisione che venne condannata dai consiglieri gay di Westminster e dal sindaco di Londra, Ken Livingstone.
L’orgoglio gay si basa su tre punti:
1. Le persone dovrebbero essere fiere di ciò che sono.
2. La diversità sessuale è un dono e non una vergogna.
3. L’orientamento sessuale e l’identità di genere sono innati e/o non possono essere alterati intenzionalmente


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