Aggredito un gruppo di gay

  

CHIETI. Aggressione omofoba davanti a un pub dello Scalo. Alcuni ragazzi di Chieti e Teramo sono stati aggrediti e offesi, lo scorso fine settimana, fuori da un locale dove si stava svolgendo una festa. Secondo le testimonianze, a organizzare l’aggressione sarebbe stato un gruppo nutrito di giovani, una cinquantina di persone del posto, tra i quali ci sarebbero anche dei minorenni. Tra le vittime, una ventina, alcuni omosessuali. Dura la reazione di Pd e Idv ai fatti denunciati dall’avvocato Andrea Cerrone di Teramo, che assiste Jonathan-Diritti in movimento, associazione dei diritti della comunità gay, Arcigay Chieti e Pescara, Arcilesbica Chieti e Pescara.

Sassi e bottiglie contro i gay allo Scalo

Aggressione omofoba di ultrà neroverdi, tra i colpiti alcuni di Teramo

Dura condanna di Pd, Giovani democratici Idv regionale e delle associazioni omosessuali abruzzesi

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CHIETI. Alcuni ragazzi di Chieti e Teramo sono stati aggrediti e offesi lo scorso fine settimana fuori da un locale dello scalo dove si stava svolgendo una festa. In base alle testimonianze, a organizzare l’aggressione sarebbe stato un gruppo nutrito di giovani, una cinquantina di persone del posto, tra i quali ci sarebbero anche dei minorenni. Tra le vittime, una ventina, alcuni omosessuali. Il fatto è avvenuto alle 23 circa di domenica. Secondo la denuncia fatta dall’avvocato Andrea Cerrone di Teramo – che assiste i diritti di Jonathan-Diritti in movimento, associazione a difesa dei diritti della comunità gay, Arcigay Chieti, Arcigay Pescara, Arcilesbica Chieti e Arcilesbica Pescara – gli aggressori, che avrebbero agito in due riprese, sventolavano bandiere del Chieti calcio, altri maglie con svastiche e simboli di estrema destra del tipo «SS».
Durante il primo episodio, una trentina di persone, avrebbero incominciato a insultare e minacciare i ragazzi che erano fuori dal locale con frasi offensive e omofobe. Poi dalle parole ai fatti, gli stessi hanno iniziato a lanciare sassi e bottiglie. Un ragazzo è stato colpito alla caviglia e un altro al gomito. All’arrivo della volante che nel frattempo era stata chiamata da alcuni partecipanti alla festa, gli aggressori hanno fatto perdere le tracce per ritornare una volta che i poliziotti sono andati via. Cinque i feriti.
L’avvocato Cerrone annuncia che in queste ore presenterà denuncia alla magistratura. Subito sono stattate le reazioni dure del mondo della politica e dell’associazionismo. «Un grave atto di omofobia», commenta l’avvocato Cerrone, «un episodio intollerabile che attenta alla libertà e alla sicurezza delle persone. Ho ricevuto incarico dalle associazioni affinché utilizzi ogni strumento che l’ordinamento ci mette a disposizione per punire i colpevoli».
«E’ un fatto deplorevole», aggiunge il presidente dell’Arcigay Pescara, Gianni Di Marco, «condanniamo questo gesto di violenza omofoba e esprimiamo solidarietà ai ragazzi aggrediti».
«Purtroppo all’inciviltà non c’è mai limite», dichiara Valentina Galli, responsabile regionale Diritti dei Giovani Democratici, «viviamo tutti i giorni in una società che dimentica quando, perché e soprattutto chi, ha sacrificato la propria vita per ottenere i diritti di cui oggi noi neanche ci rendiamo conto».
«L’evento di Chieti ci ha purtroppo ricordato che la società civile che tanto decantiamo, è spesso preda di episodi simili», dice Marco Rapino segretario regionale del Gd, «riteniamo sia giusto attendere le conferme da parte degli organi di sicurezza sull’entità dell’aggressione, da cui in ogni caso e indipendentemente dal movente, noi Gd prendiamo le distanze».
«Esprimiamo condanna per l’aggressione omofoba a Chieti Scalo», a parlare sono Robert Verrocchio, segretario provinciale del Pd di Teramo, e Chiara Zappalorto, vice segretaria dei Democratici di Chieti. «Non è ammissibile che ci si trovi ancora di fronte ad atti di questo genere», ha commentato Verrocchio, «da parte mia e da parte del Pd va tutta la nostra solidarietà nei confronti dei ragazzi aggrediti. Gli aggressori vanno identificati e puniti». «Dobbiamo fare il possibile per evitare che certi episodi si ripetano», ha aggiunto Zappalorto, «questi gravissimi fenomeni di omofobia devono essere combattuti sia a livello sociale che politico».
Il movimento Lgbt aquilano, Arcobaleno Eagle e l’Arcigay Massimo Consoli di L’Aquila, esprimono solidarietà ai ragazzi che sono stati oggetto dell’aggressione omofoba avvenuta a Chieti Scalo. «L’inaudita violenza è stata perpetrata da una cinquantina di soggetti non ben identificati, verso i quali tutta la comunità Lgbt abruzzese si augura che vengano fatte le dovute indagini e che saranno presi i dovuti provvedimenti».
«Giovani bulli arrestati per estorsione alla Trinità, giovani che si sballano e devastano l’infopoint del Centro Servizi Volontariato in corso Marrucino, giovani denunciati per pestaggi e insulti omofobi, conditi da lancio di sassi allo Scalo: Chieti è ormai preda di episodi di violenza e intolleranza sempre più frequenti», lo dice il coordinatore regionale dei giovani dell’Idv Giampiero Riccardo «l’indifferenza con la quale la città assiste a questo preoccupante fenomeno non dovrebbe stupire più di tanto, considerando che perfino il sindaco Umberto Di Primio, solo poche settimane fa si esibiva negli ormai noti insulti xenofobi a danno dell’ex allenatore del Pescara Zdenek Zeman. Chieti però non è razzista». Il capogruppo dell’Italia dei Valori presso il Comune di Chieti Bassam El Zohbi, oggi presenterà una mozione tramite il quale sindaco e giunta saranno impegnati a promuovere un piano permanente e costante di iniziative; condivise con le associazioni e gli istituti scolastici per la promozione della cultura della tolleranza, dell’anti-omofobia, del rispetto per la diversità altrui. «Qualora la mozione fosse approvata», dice El Zhobi, «l’ente sarà obbligato a costituirsi parte civile in tutti i processi nei quali l’immagine della città di Chieti sia compromessa da atti contrari al rispetto per la Costituzione, per la natura e la vita in ogni sua forma e diversità. (k.g.)


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