Gay Pride fra orgoglio e solidarietà domani la parata in aiuto dei terremotati

  

Attese 7mila persone. Alle 18 concerto in piazza Maggiore, poi la festa al Parco Nord
di DINO COLLAZZO e GIULIA FOSCHI

In piazza per i diritti di tutte le persone e a sostegno della popolazione colpita del terremoto. Domani, il Pride ci sarà. Per dire no alle discriminazioni, con la determinazione di sempre, ma nel rispetto del lutto: niente carri allegorici, né musica amplificata. Grazie a questa scelta, tutto ciò che sarà risparmiato andrà alle vittime del sisma. Ad animare il corteo ci penseranno gli artisti di strada e le bande cittadine guidate dalla Banda Roncati con musiche della tradizione emiliana, a ricordare – anche nella festa – il legame della manifestazione con il territorio ferito. E sarà sempre la solidarietà ad aprire gli eventi della giornata, con un piccolo mercato di prodotti (latticini, uova biologiche e Parmigiano Reggiano) provenienti da aziende agroalimentari di Bondeno e Casumaro di Cavezzo, allestito alle 10 in piazza Nettuno. Dalle 12.30, a Porta Saragozza, uno spazio sarà dedicato ai banchetti dei circoli Arci, impegnati nella raccolta fondi per i terremotati, e alla vendita di opere d´arte a favore di Mani Tese di Finale Emilia, oltre naturalmente a gazebo informativi delle associazioni, punti ristoro e prevendite per il party. Qui, dalla ex sede storica del circolo Arcigay, il Cassero di Porta Saragozza, alle 14.30 ci sarà il concentramento del corteo. Dopo un´ora, partenza per le vie Frassinago, Sant´Isaia, piazza Malpighi, Marconi, Mille, Indipendenza e Rizzoli, fino all´arrivo in piazza Maggiore, dove intorno alle 18 inizierà la musica. Sul palco, presentati da Vladimir Luxuria, si alterneranno L´Aura, Mauro Venuti, Silvia Mezzanotte, Antonella Lo Coco e Jessica Mazzoli; interverranno inoltre i portavoce delle associazioni Lgbt e gli amministratori, tra i quali il sindaco Virginio Merola. Tra gli ospiti anche Ivan Zamùdio, padre di Daniel, il ventiquattrenne cileno torturato e ucciso lo scorso marzo a Santiago da un gruppo di neonazisti.
La conclusione dell´evento in piazza è prevista intorno alle 21, ma la festa non finisce qui: appuntamento al Parco Nord per il “Party Ufficiale”, il più grande dell´Emilia Romagna (7000 partecipanti nel 2008) il cui utile sarà devoluto ai terremotati. Tre sale – pop, club e area lounge – per una maratona musicale con decine di dj e artisti nazionali e internazionali. Tra gli altri, Immanuel Casto, Hard Ton, Ellen Allien, Janina Stars, Minerva Lowenthal e Eleonora Magnifico. Non mancheranno punti ristoro, videobox, caffè letterario e incontri.
Oltre alla festa, il Pride porta a Bologna prima di tutto la rivendicazione dei diritti delle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, chiedendo l´emanazione di una legge che punisca i crimini d´odio motivati da omofobia, lesbofobia e transfobia, l´estensione del matrimonio civile alle coppie omosessuali e norme che garantiscano l´adozione di minori anche da parte delle persone singole e delle coppie dello stesso sesso. Sono solo alcune delle richieste espresse dal movimento nel manifesto per un riconoscimento dei diritti che, sostiene la comunità Lgbt, in Italia è ancora molto lontano.


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