Milano. Raccolta firme per il registro delle unioni civili

  

Da venerdì 13 a domenica 15 luglio, 15 punti raccolta firme per delibera d’iniziativa popolare sul Registro, insieme ai Radicali.

Apprendiamo che in una riunione dei capigruppo della maggioranza che sostiene Giuliano Pisapia, alla richiesta del Sindaco di dare un segnale all’elettorato proprio attraverso la delibera sul Registro, sia stata garantita comunque la possibilità di esprimere libertà di voto secondo coscienza e l’unica ad opporsi a questa ingiustizia sia stata Anita Sonego.

La delibera sul Registro delle unioni civili, in arrivo in commissione è stata successivamente rinviata per libertà di coscienza da parte della maggioranza, e questo si sa, per fare un favore al PD e alla sua componente cattolica.
E’ inaudito che sulla questione diritti civili si utilizzi il termine “libertà di coscienza”. Se sostituiamo alla parola omosessuali la parola “ebrei” si può capire che quell’argomentazione non può avere applicazione sui diritti civili.

Marco Mori, presidente del CIG Arcigay Milano dichiara:
Sono molto preoccupato, perchè sta nascendo un subbuglio spontaneo e incontrollato che fa capire come la misura sia colma di fronte al comportamento dei politici cattolici in Consiglio e le attenzioni nei loro confronti.
Ribadisco il concetto che sui diritti, la giustizia e la parità non ci può essere nessuna libertà di coscienza.
E se fossero in discussione i diritti dei “cattolici copti”. Cosa direbbero i vari Fanzago, Rozza e compagnia, accetterebbero la libertà di coscienza? Credo proprio di no.
Quindi, usare la libertà di coscienza sui diritti civili per gli omosessuali è violento tanto quanto usarla verso chi, arrabbiato, incita ai forconi verso qualcuno. Sono due tipi di violenze e di odio intollerante che non hanno nessuna cittadinanza in un Paese democratico.
La coscienza che deve guidare i consiglieri comunali è quella di rispettare il programma che hanno firmato.”

Consapevoli ancora della forza della politica, da venerdì 13 a domenica 15 organizzeremo più di 15 banchetti per più di trenta ore, insieme agli amici Radicali – forse anche di fronte alla chiesa dove vanno a messa i cattolici del PD se ci vanno – per raccogliere firme per la delibera di iniziativa popolare sul Registro delle unioni civili, per dimostrare che i milanesi il registro lo vogliono, non vogliono più un’accozzaglia di gente bugiarda, incompetente e ipocrita.


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